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9 Aprile 2025 17:28

Re Carlo ha citato i “Biscotti di Garibaldi” ma nessuno li conosce in Italia: di che si tratta?

I biscotti di Garibaldi sono un dolcetto tipico inglese, creato proprio come omaggio al famoso patriota dopo un viaggio a Londra. Particolarmente amati nell'ora del tè, sono due cracker di pasta frolla con della frutta secca.

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Tra lo stupore generale, nel suo discorso alle Camere riunite di oggi all'aula di Montecitorio, Re Carlo III ha parlato di un piatto dedicato a un italiano: i biscotti di Garibaldi. Alle nostre latitudini questi dolcetti sono totalmente sconosciuti ma, come riporta La Repubblica, furono ideati dagli inglesi perché "Quando Garibaldi venne nel nostro Paese, il popolo fu contagiato da una Garibaldi-mania: fu creato addirittura un biscotto in suo nome, il massimo segno di onore per noi" dice il re d'Inghilterra. I Garibaldi biscuits sono quindi nati in Inghilterra nel 1861 in onore dell'eroe dei due mondi e ancora oggi sono popolarissimi nel Regno Unito: si tratta di biscotti rettangolari a base di pasta frolla e uvetta, preparati per la prima volta dal pasticciere Jonathan Carr, fondatore dell’azienda Peek Freans che tutt'oggi li produce. Vediamo insieme la storia di questi dolcetti.

Cosa sono i biscotti di Garibaldi e perché nessuno in Italia li conosce

Nella patria di Giuseppe Garibaldi questi biscotti sono praticamente sconosciuti eppure parliamo di uno dei prodotti più amati dagli inglesi per accompagnare il classico tè pomeridiano. Si trovano in ogni supermercato ma se ci sei stato e non ci hai fatto caso è perché spesso sono chiamati "squashed fly biscuits"("biscotti delle mosche schiacciate", a causa dell'uvetta che ricorda gli insetti). Sono molto lontani dalla nostra idea di biscotteria ed è per questo che non sono mai arrivati in Italia però ciò che dice Carlo è vero: nel Regno Unito quando c'è un dolce col tuo nome sopra è un riconoscimento leggendario, riservato solo ai più grandi.

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La storia legata a questi biscotti è davvero interessante: il 3 aprile 1864 Garibaldi sbarca al porto di Southampton. Ad accoglierlo, una folla festante, così numerosa da sorprendere lo stesso eroe. Un'accoglienza che, però, non è gradita dalla regina Vittoria, che si rifiuta di incontrarlo. Il condottiero è già il famigerato "Eroe dei Due Mondi", famoso per le sue avventure in America ed Europa. Le sue gesta assumono i contorni della leggenda, e le strade di Londra si riempiono di ammiratori di ogni età, ma soprattutto di ammiratrici, a quanto si dice. È un simbolo di ribellione e libertà, due concetti che in quell'epoca sono particolarmente sentiti. Jonathan Carr ha così un'intuizione, più commerciale che figlia della reverenza verso il nostro connazionale: fare dei biscotti con il suo nome per cavalcare l'onda della popolarità del condottiero italiano.

Ma cosa sono esattamente questi biscotti Garibaldi? Sono dei dolcetti piuttosto semplici ma davvero invitanti. Due strati rettangolari di pasta frolla che trattengono uno strato di frutta passita, solitamente mirtilli, ribes neri o uvetta disidratata. Sono molto simili ai black bun scozzesi ed è probabile che Carlo li abbia presi proprio da quella nazione, essendo lui scozzese per l'appunto. Viene impastato tutto insieme e si hanno così i Garibaldi biscuits.

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Quello che i piatti non dicono
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