Piccole radici di colore rosso brillante, i ravanelli sono ortaggi di antichissime origini, amati nelle cucine orientali e sempre più apprezzati anche sulle nostre tavole. Ricchi di sali minerali, depurativi naturali e dal caratteristico sapore leggermente piccante: ecco come sono fatti, quali benefici apportano e come usarli al meglio in cucina.
Raccolti tra aprile e luglio, i ravanelli sono piante erbacee originarie dell'Asia, appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae. Conosciuti fin dall'antichità per le proprietà diuretiche e depurative, dei ravanelli si consuma principalmente la radice, tonda e di piccole dimensioni, con un caratteristico sapore fresco e piccante e un polpa croccante. Di facile coltivazione, con foglie verdi e fiori violacei, i ravanelli possono essere gustati cotti o crudi e in natura ne troviamo due varietà principali: i ravanelli rossi e i ravanelli bianchi (detti anche daikon), molto utilizzati nella cucina cinese e giapponese. Ottimi in insalate e sandwich golosi ma anche in piatti al forno o in padella: ecco una piccola guida per conoscere meglio questi piccoli ortaggi, con qualche idea per esaltarli in cucina.
Composti principalmente da acqua e per questo motivo incredibilmente diuretici, i ravanelli hanno un basso indice glicemico e sono decisamente ipocalorici (appena 11 calorie per 100 grammi), contengono vitamina C, vitamine del gruppo B, fibre e sali minerali, in particolare potassio, calcio e fosforo. Nella composizione chimica dei ravanelli non si riscontrano tracce di colesterolo, sono praticamente assenti anche grassi, proteine e ferro, mentre non manca l'acido folico (vitamina B9), presente in discrete quantità.
Conosciuti fin dall'antichità in particolare nella cultura gastronomica cinese e giapponese, i ravanelli vantano numerose proprietà benefiche, tanto da essere massicciamente impiegati in campo fitoterapico. Nel dettaglio, i ravanelli sono:
Una volta sicuri di aver acquistato dei ravanelli freschissimi, con foglie verdi e radici di color rosso rubino, potete scegliere se consumarli crudi o cotti. Nel primo caso potete semplicemente pulirli, tagliarli a rondelle e usarli per donare una nota fresca e croccante alle vostre insalate, impreziosire delle ricche pokè bowl o impiegarli in un saporito pinzimonio (magari dopo averli lasciati 30 minuti in acqua e ghiaccio per aumentarne la croccantezza). Anche i loro germogli, ricchissimi di nutrimenti, possono essere usati allo stesso modo, oppure per insaporire delle bruschette.
Se preferite sperimentare ricette sfiziose a base di ravanelli cotti, potete preparare dei deliziosi ravanelli ripieni con formaggio caprino, per un antipasto alternativo o un finger food profumato, oppure tagliarli a rondelle, saltarli in padella con un filo di olio extravergine di oliva per 10 minuti e condirli con una manciata di semi di zucca tostati. Se la vostra filosofia in cucina è "non si butta via nulla" non possiamo che complimentarci con voi e consigliarvi di usare le foglie di ravanello per un pesto decisamente alternativo che stupirà i vostri commensali.