Soda e compatta, con un sapore amabilmente dolciastro: la rapa bianca è un ortaggio dalle innumerevoli proprietà benefiche. Vediamo come e perché usarla in cucina.
Conosciuta anche come rapa comune, la rapa bianca è una radice tondeggiante e compatta appartenente alla famiglia delle Brassicaceae o Crucifere, la stessa del cavolo, dei cavoletti di Bruxelles e della verza. Ortaggio tipicamente invernale, la rapa bianca è molto utilizzata nella tradizione culinaria del Nord Italia dove trova spazio in numerose preparazioni: è povera di calorie ma ricca di sali minerali e vitamine e, consumata sia cotta sia cruda, garantisce un effetto detox e antiossidante. Il nome rapa bianca deriva dal colore biancastro di questa radice anche se non mancano in commercio varietà con sfumature violacee più o meno marcate; al gusto la rapa bianca presenta un sapore delicato, con note piacevolmente dolciastre e una consistenza soda e compatta. Vediamo proprietà, benefici e possibili usi in cucina di questo ortaggio ancora troppo sottovalutato.
Ricca di vitamine, in particolare vitamina C e vitamina E, la rapa è considerata un ortaggio povero anche se, a bene guardare, il suo profilo nutrizionale è molto più interessante di quanto si possa pensare. Composta quasi totalmente di acqua, la rapa bianca apporta meno di 30 kcal per 100 grammi, non contiene grassi e proteine, al netto di una buona presenza di fibre – essenziali per il funzionamento del nostro intestino – e potassio, amico del cuore e della circolazione sanguigna. Non mancano altri sali minerali, in particolare sodio, magnesio, fosforo e calcio, ma anche folati, flavonoidi e in particolare quercetina la cui azione, associata alla vitamina C, garantisce importanti effetti antiossidanti.
La composizione nutrizionale della rapa bianca rende questo ortaggio un ottimo alleato della nostra salute, consumarlo regolarmente e inserirlo nelle nostre abitudini alimentari infatti, ci permette di:
Una volta acquistata sui banchi di frutta e verdura, come trattare la rapa bianca e impiegarla in ricette sfiziose? La prima operazione è la pulizia, così da eliminare tutti i residui di terra che troviamo naturalmente su questa radice: privatela dei fusti, sciacquatela con acqua corrente e, con un semplice pelapatate, sbucciate la rapa bianca privandola della parte più esterna.
Una volta pulita, potete scegliere come gustarla: a livello nutritivo, sarebbe preferibile consumarla cruda così da beneficiare al meglio di tutte le sue proprietà, magari in una semplice insalata condita con olio extravergine di oliva e succo di limone; in alternativa può essere appena sbollentata o cotta al vapore per qualche minuto, quindi saltata in padella con uno spicchio di aglio e un cucchiaio di lardo, come nella tradizione trentina, per un contorno dal sapore deciso. In forno? Perché no: ottima la rapa bianca gratinata, cotta per appena 20 minuti a 180 °C e poi condita con erbe aromatiche e spezie profumate; infine, una pietanza di recupero ma che non lascia insoddisfatti proprio come le chips, per chi ama giocare in cucina e vuole sperimentare un comfort food decisamente alternativo.
La biodiversità e la grande varietà di ortaggi che possiamo trovare in natura può, a volte, essere motivo di confusione: vi siete mai chiesti se rapa bianca e sedano rapa siano la stessa cosa? E il cavolo rapa allora? Cugino alla lontana o varietà di rapa? Svuotiamo il campo da ogni dubbio: rapa bianca, sedano rapa e cavolo rapa sono 3 ortaggi diversi, ciascuno con caratteristiche e impieghi differenti. Il sedano rapa è una particolare versione del sedano: se ne consuma la radice, grossa e nodosa e per questo motivo può essere confusa con la rapa anche se non appartengono alla stessa famiglia. Il cavolo rapa, conosciuto anche come rapa tedesca o kohlrabi, è probabilmente il frutto di un incrocio tra la rapa bianca e il cavolo: un parente alla lontana insomma, appartenente alla stessa famiglia.