Francia, Grecia, Italia e Spagna sono i Paesi che passano più tempo a tavola durante il giorno. Gli americani sono i più veloci. Proviamo a non cambiare questa abitudine: è salutare sia per il corpo sia per la mente.
Gli italiani sono famosi in tutto il mondo per la loro passione per il cibo. Ma quanto tempo dedichiamo realmente a mangiare? Uno studio dell'OCSE ci svela che, in media, trascorriamo ben 2 ore e 7 minuti al giorno a tavola, posizionandoci al terzo posto dopo francesi e greci. Un primato che ci rende orgogliosi e che riflette una profonda radice culturale. Vediamo nel dettaglio la classifica.
Se la media europea si attesta su 95 minuti al giorno dedicati ai pasti, gli italiani superano di gran lunga questa soglia. E cosa mangiamo? Principalmente cereali, pasta, pane e biscotti, anche se consumiamo meno frutta, verdura e legumi di quanto raccomandato. La carne è presente nei nostri piatti quotidianamente, il pesce viene consumato con maggiore frequenza dagli adulti e dagli anziani. La dieta mediterranea è presente ma non abbastanza nella nostra vita quotidiana, dobbiamo migliorare sotto questo aspetto, ma è bello vedere che una tradizione secolare come quella del passare tanto tempo a tavola sia tenuta viva anche in questi momenti frenetici della nostra Era.
Non è un caso quindi che a passare molto tempo a tavola siano quattro Paesi con radici comuni: Francia, Grecia, Italia e Spagna. I francesi trascorrono in media 2 ore e 13 minuti al giorno a pasteggiare, due minuti in più dei greci (131 minuti), che si piazzano al secondo posto di questa classifica. Ci siamo noi al terzo posto con 2 ore e 7 minuti in media, e gli spagnoli, con un minuto in meno. A sorpresa c'è la Danimarca al quinto posto, con 119 minuti, segue il Portogallo con 112 minuti. I più veloci sono gli americani che passano 62 minuti al giorno a tavola.
Le nostre abitudini alimentari sono profondamente radicate nella storia e nella cultura italiana (o forse neolatina visti i Paesi coinvolti nelle prime posizioni). I pranzi della domenica in famiglia, gli aperitivi con gli amici, le feste paesane: sono tutti momenti in cui il cibo diventa il protagonista indiscusso. C'è molto altro però. Anche la lentezza con cui gustiamo un piatto, la cura che mettiamo nella preparazione dei pasti e l'importanza che attribuiamo agli ingredienti freschi e di stagione sono elementi che ci distinguono. In Italia, mangiare è un'esperienza sociale.
Oltre all'aspetto emotivo ci teniamo a sottolineare che mangiare lentamente è un'abitudine che porta numerosi benefici per la nostra salute. Non è solo romantico come concetto, è medico. Masticando lentamente diamo il tempo al nostro corpo di produrre gli enzimi necessari per scomporre il cibo e di avvertire il senso di sazietà. Questo aiuta a prevenire problemi digestivi come bruciore di stomaco, reflusso gastroesofageo e gonfiore; ci aiuta a controllare ciò che mangiamo aumentando la consapevolezza alimentare e affievolendo il senso di fame; infine ci aiuta a ridurre lo stress perché dedicare del tempo al pasto, assaporando ogni boccone, aiuta a rilassarsi.