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20 Novembre 2023 14:04

Quanto inquinano le cucine a gas: le emissioni sono il doppio di una casa con cucina elettrica

Le cucine a gas possono diventare un elemento di forte inquinamento casalingo: a sostenerlo una ricerca condotta dal Claps in 7 Paesi europei, Italia compresa.

A cura di Redazione Cucina
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Le cucine a gas inquinano e anche molto: possono addirittura creare un ambiente simile a quello di una strada trafficata. Il paragone è scioccante e viene da una ricerca di CLASP, gruppo no profit per l’efficienza energetica, che ha svelato come le cucine tradizionali possano essere molto inquinanti, nonostante la presenza di cappe per la ventilazione. Secondo la ricerca, sono diversi casi in cui l'uso della cucina a gas in ambiente chiuso può far superare sia i limiti di inquinamento raccomandati dall'Oms, sia quelli dell'Unione Europea per quel che concerne gli ambienti esterni (gli interni non sono regolamentati dalle norme UE). A condurre l'indagine è stato un team di scienziati dell’Organizzazione olandese per la ricerca scientifica applicata (TNO) e di Opinion Research, in collaborazione con gli esperti di CLASP.

Quanto inquinano le cucine a gas

La ricerca “Clearing the Air: Gas Cooking and Pollution in European Homes” è stata condotta su circa 250 abitazioni in sette Paesi europei: Paesi Bassi, Spagna, Francia, Slovacchia, Romania, Regno Unito e Italia. I ricercatori hanno scelto tipologie di case molto specifiche per condurre la propria indagine: solo quelle di non fumatori e lontane da strade trafficate e complessi industriali, così da evitare di influenzare la qualità dei dati raccolti.

I ricercatori hanno analizzato soprattutto i livelli di diossido di azoto (NO2), tra i principali composti chimici responsabili dell'inquinamento: un gas tossico per gli esseri umani, che crea problemi a tutto l'apparato respiratorio e può scatenare reazioni come allergie e infiammazioni, ma anche essere co responsabile di patologie più gravi. Il diossido di azoto, infatti, è stato associato da parecchi studi all'asma, soprattutto infantile, ma anche a una riduzione dell'efficacia del sistema immunitario e all'insorgere di patologie cardiovascolari. Poiché è più denso dell'aria si deposita soprattutto nei pressi del pavimento, dove può avere un effetto molto negativo nei più piccoli o su chi sta molto a contatto con il pavimento.

Secondo le analisi del gruppo di ricerca guidato dal dottor Piet Jacobs, le concentrazioni medie di biossido di azoto rilevate erano circa il doppio nelle abitazioni in cui si utilizzava la cucina a gas rispetto a quelle in cui si utilizza la cucina elettrica. Nel 25% delle case con cucine a gas le soglie orarie di inquinamento contenute nelle linee guida dell'Oms vengono regolarmente superate, cosa che è accaduta in nessuna delle case con cucine elettriche: il limite giornaliero fissato dall'organizzazione è stato superato di oltre 3 giorni nel test complessivo di 13 giorni. I picchi di inquinamento durano diverse ore, con una concentrazione causata soprattutto dal tempo dedicato alla cucina.

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Immagine di CLAPS

Andando nello specifico dei Paesi analizzati, dal grafico si nota come in Italia – che annovera il 68% delle abitazioni con cucine a gas – nelle case con cucine a gas si rileva oltre il triplo della concentrazione di NO2 in cucina e in salotto, nonché quasi il doppio nella camera da letto, rispetto alle case con cucine elettriche, come mostra il grafico sottostante.

La raccomandazione dei ricercatori è il passaggio a cucine equipaggiate con cappe di ventilazione in grado di eliminare anche le sostanze rilasciate durante la cottura, ma non è tutto: la sola ventilazione non è sufficiente per ridurre l’impatto dell'inquinamento, per cui la soluzione definitiva, per gli studiosi che hanno partecipato, è il passaggio alle cucine elettriche. "Il passaggio alla cucina elettrica – preferibilmente combinata con l’uso di cappe di ventilazione ben progettate per ridurre l’esposizione ad alti livelli di particolato derivante dalla cottura – può ridurre questi valori e fissarli ben al di sotto dei livelli raccomandati”, ha spiegato il dottor Jacobs al Guardian.

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