Peperone di Carmagnola, di Senise, friggitelli torricelli, papaccelle: sono tante le varietà di peperoni che si usano nella cucina italiana. Ecco quali sono le principali e in che piatti usarle.
I peperoni, con le loro diverse forme, colori e sapori, sono un ingrediente versatile, protagonista di tante ricette italiane, a partire dalla peperonata fino ai peperoni ripieni, da realizzare in mille varianti. Tipici del periodo estivo, si prestano anche a essere conservati sott'olio o sott'aceto, da soli o con altre verdure, come racconta la tradizione della giardiniera. Ma quali sono i peperoni italiani più diffusi?
La famiglia dei peperoni è molto vasta e variegata, con migliaia di varietà coltivate in tutto il mondo. In Italia, la tradizione conta numerose varietà locali, ognuna con caratteristiche uniche. Si possono classificare secondo diversi tipi di criteri: il colore (che influisce anche sul sapore e sui nutrimenti), forma (lunghi, quadrati, conici, a corno), la dolcezza (più o meno dolci, più o meno piccanti). Ecco quali sono le varietà di peperoni italiane più conosciute e diffuse, con le loro caratteristiche e i piatti di cui sono protagoniste.
Tipico del Piemonte, il peperone di Carmagnola ha una forma quadrata e un sapore dolce. È ideale per essere farcito con carne macinata, riso, formaggi o verdure, ma di presta anche alla preparazione di conserve sott'olio o sott'aceto. Viene spesso utilizzato anche per la preparazione di piatti tipici piemontesi come la bagna càuda o i peperone ripieni al forno.
Originario del Lazio, ha una forma allungata, la polpa è carnosa e dolce, con un leggero retrogusto amarognolo: unico peperone ad avere la Dop attualmente. Ottimo per essere arrostito, farcito o per preparare conserve sott'olio: nelle campagne laziali viene spesso utilizzato per preparare peperoni ripieni al forno con mozzarella e alici. Un altro piatto in cui è utilizzato questa tipologia è la salsiccia con i peperoni, un classico della cucina laziale.
Tipico della Basilicata, il peperone di Senise ha una forma allungata e un colore rosso brillante. È dolce e carnoso, con un sapore intenso e aromatico. Eccellente per essere arrostito e farcito, viene spesso utilizzato per condire primi piatti o per preparare contorni.È questo il peperone che si usa per preparare i famosi peperoni cruschi, friggendoli in abbondante olio caldo fino a renderli croccanti.
Simile al peperone di Carmagnola, ma con una forma leggermente più allungata: giallo o rosso, è uno dei peperoni più grandi e carnosi in commercio. Ha un sapore dolce e delicato, con un leggero retrogusto fruttato. La versatilità del peperone quadrato di Asti lo rende un ingrediente prezioso in cucina: può essere gustato crudo, tagliato a fette e condito con olio, sale e aceto, viene spesso usato per la bagna càuda al posto di quello di Carmagnola, è ottimo conservato sott'olio, da gustare come antipasto o contorno.
La papaccella napoletana è una varietà di peperone molto particolare: piccola e rotonda, ha un sapore dolce e delicato. Si tratta di una varietà perfetta per essere fritta intera o tagliata a metà, ma anche per essere gustata cruda, sott'aceto e perfino per essere farcita: a Napoli è protagonista di diversi piatti come ad esempio l'insalata di rinforzo.
Altra varietà originaria della Campania, il friggitello è lungo e sottile, con un sapore leggermente amarognolo. Conosciuto anche come peperoncino dolce verde o di fiume, come suggerisce il primo nome, è ideale per la frittura: ne esiste una varietà greca più dolce conosciuta come Golden greek o peperoncino gold.
Un peperone che viene dal Veneto, dalla forma conica e la polpa carnosa e dolce. Ottimo per essere arrostito e farcito, o per preparare conserve sott'olio, viene spesso utilizzato anche per condire primi piatti o per preparare contorni. Peperoni dolci di Altino di solito si farciscono con le sarde in saor.
Tipico del Padovano, ha una forma allungata e affusolata, simile a un corno. Può raggiungere dimensioni notevoli, anche di 20-25 cm: ha un sapore dolce e delicato, con una leggera nota fruttata. Si presta molto bene a essere farcito e cotto al forno o in padella. Un piatto tipico padovano che si prepara con questa varietà è la saba, o sapa, ovvero del mosto cotto con aggiunta di peperoni e noci.
Sempre dal Piemonte, per la precisione dal Monferrato, cresce un peperone dalla forma peculiare, che richiama un cuore: dalle dimensioni contenute, ha un sapore dolce e delicato e una polpa non troppo tenace. Si tratta di una varietà che si presta bene a essere arrostita e farcita con ricotta salata e acciughe: un piatto tipico in cui viene impiegato sono peperoni sotto vinaccia, conservati in una soluzione di acqua bollente, aceto e sale con l’aggiunta finale delle bacche esauste di Freisa, un vino locale.
Nel territorio attorno a un piccolo comune del Palermitano, Polizzi Generosa, nasce un peperone piccolo, di forma conica più o meno regolare, con un aspetto che ricorda un corno: è dolce e delicato, con una polpa soda e succosa. Si tratta di un peperone non molto diffuso, coltivato in un territorio collinare, con metodi tradizionali: chiamato pipiddu, cresce con la punta all'insù, a differenza delle altre varietà. È perfetto da gustare crudo in insalata o arrosto con un filo d’olio extravergine, accompagnandolo come si fa in zona con olive e pecorino fresco.