Quanti pesticidi negli alimenti per bambini: l’Italia al riparo grazie alle nostre norme

In molti alimenti per bambini ci sono tantissimi pesticidi tossici. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta dall’organizzazione no-profit Environmental Working Group: il 40% dei cibi per l'infanzia è contaminato da agenti mortali. Una cifra gigantesca che non possiamo ben quantificare perché non sappiamo quanti degli alimenti analizzati dall'associazione arrivino in Italia. Lo studio è stato infatti condotto negli Stati Uniti e viene presentato con toni quasi trionfalistici: la buona notizia è che la percentuale è crollata negli ultimi anni. Altra buona notizia è che in nessuno dei prodotti biologici testati sono state rilevate sostanze chimiche, dimostrando che si tratti effettivamente di prodotti bio. Ci teniamo comunque a rassicurare tutti: le regole della Comunità Europea sono molto più stringenti rispetto a quelle americane e l'Italia ha un'ulteriore legislazione in merito a tutela dei cittadini. Siamo infatti il primo Paese al mondo per sicurezza alimentare.

Che rischio corrono i bambini?

I pesticidi trovati in questi alimenti sono per lo più collegati a danni al sistema nervoso e riproduttivo ma purtroppo i dati in merito a molte sostanze sono ancora pochi perché l'effetto si valuta nel corso degli anni. Secondo un articolo pubblicato nel 2015 dall'Associazione Medici per l'Ambiente (ISDE Italia), l'esposizione ai pesticidi potrebbe provocare oltre ai sopracitati danni anche problemi alla tiroide, danni neurologici e cognitivi e perfino agire sulla crescita dei feti quando sono nell'utero. Tutti questi danni si possono avere anche solo con un contatto superficiale ma sono amplificati se ingeriti in pappine, omogenizzati e prodotti simili.

Su 73 prodotti testati sono stati trovati pesticidi in 22 alimenti. Molti di questi presentano addirittura più di un pesticida rilevato. Gli alimenti più a rischio, stando a quanto scritto dal Guardian, sono quelli a base di mela, seguiti da quelli a base di mirtilli, pere e fragole. Nessun problema per i prodotti biologici, soggetti a regole e controlli molto più stringenti rispetto a quelli "tradizionali". A quanto pare negli Stati Uniti queste regole funzionano perché appaiono effettivamente incontaminati.

Ribadiamo che lo studio è stato effettuato in America e che nel nostro Paese dovremmo essere molto più protetti. Ci sono delle regole molto stringenti a livello europeo sulla sicurezza alimentare e che l'Italia (leader in questo campo) ha ulteriori restrizioni. Secondo uno studio dell'Efsa del 2019 solo l'1,1% degli alimenti è risultato non conforme e che il 63% dei prodotti (a prescindere se siano biologici oppure no) è totalmente privo di residui chimici.