Le farine sono un alimento che contiene una buona dose di calorie, proprio per la loro composizione principalmente a base di carboidrati complessi: la differenza, anche se non di molto, la possono fare le fibre presenti in quelle integrali.
Potremmo definire il mondo delle farine vasto almeno quanto quello dell’intera cucina. Il loro zampino, infatti, lo mettono ovunque: in panificazione, nei lievitati dolci, nelle salse e nelle creme come addensante, per fare la pizza e si rivelano tra gli ingredienti fondamentali anche nelle panature, per assorbire l’umidità in eccesso. Insomma, non sorprende che ce ne siano dei tipi più differenti per origine e per destinazioni d’uso. Da qui si intuisce anche che giocano un ruolo fondamentale nel campo della nutrizione, essendo un alimento che si consuma praticamente ogni giorno.
Le farine sono principalmente costituite da carboidrati complessi, che rappresentano la principale fonte di energia per il nostro organismo, ma sappiamo anche contribuire significativamente al conteggio calorico totale. La farina contiene proteine, essenziali per il mantenimento della massa muscolare e il supporto delle funzioni metaboliche: esistono varietà iperproteiche che ne contano una quantità superiore, risultando particolarmente apprezzate dagli sportivi e da chi segue diete low-carb. Quando si parla di farine poco caloriche, entra però in scena un altro attore: si tratta delle fibre, che offrono un bilanciamento tra kcal e apporto nutrizionale adeguato, a cui si aggiungono anche sali minerali e vitamine. Vediamo di capire meglio il concetto di "farine leggere” o ipocaloriche, a partire dalla loro composizione, andando poi a elencare le tipologie che si trovano sul mercato.
Le farine sono principalmente composte da carboidrati complessi, con una variabile presenza di proteine, fibre, una percentuale di grassi, vitamine e sali minerali a seconda delle tipologia. Per comprendere il significato di ipocalorico nel caso specifico, bisogna puntare i riflettori sulle fibre, che favoriscono la digestione, il senso di sazietà e aiutano ad assimilare i nutrienti. Da questo punto di vista, le farine possono essere suddivise in due grandi categorie: farine raffinate e farine integrali. Le prime, come la classica bianca 00, sono ottenute attraverso un processo di raffinazione che lascia principalmente l'endosperma, ricco di amidi. Le seconde, invece, conservano tutte le parti del chicco, inclusa la crusca, che è un concentrato di fibre: queste ultime non solo contribuiscono a ridurre l'indice glicemico, ma abbassano anche l'apporto calorico totale. Nonostante in generale le farine tendano a rimanere un cibo decisamente calorico, quelle integrali tendono a esserlo un po’ meno.
Esistono diverse tipologie di farine che grazie alla loro composizione, lavorazione e caratteristiche della materia prima, risultano avere meno calorie. Vediamo alcune delle opzioni più comuni, quindi facilmente reperibili.