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28 Novembre 2024 15:00

Quali sono le differenze tra astice e aragosta? Ecco come distinguerle

Astice e aragosta sono due grandi specialità di mare, un duo a cui si aggiunge spesso la granseola. Ma è facile confondere i tre prodotti e, in particolare, fare confusione tra astice e aragosta sono due animali simili ma con differenze che vanno dalla forma e colore del carapace alla grandezza, fino al gusto e alla consistenza della polpa. Ecco come riconoscerli a prima vista e come valorizzarli.

A cura di Martina De Angelis
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I sapori del mare sono una delle scelte più utilizzare per i grandi pranzi e cene di Natale, in particolare i crostacei vengono scelti per il loro sapore delicato e per la loro grande versatilità. Di crostacei ne esistono tantissime specie che si differenziano per forma, dimensione e habitat, ma tra i più noti spiccano di certo aragoste e astici, due prelibatezze perfette per creare piatti raffinati e gustosi. Spesso però queste due specie vengono confuse e non a caso, perché sono davvero molto simili. Nonostante la similitudine, però, sono animali diversi con caratteristiche diverse sia fisiche sia a livello di gusto. Al duo si aggiunge anche la granseola, che pur essendo diversa spesso finisce per essere anch’essa confusa con gli altri due: ecco tutto quello che devi sapere per riconoscerli e gustarli al meglio.

Che cos’è l’aragosta

L’aragosta è un crostaceo caratterizzato dal guscio spinoso e di colore rosso acceso, due antenne molto lunghe e l’assenza di chele. Sono tra i crostacei più grandi esistenti, possono misurare 60 cm e pesare fino a 10 kg, e di solito si trovano sui fondali rocciosi dell’oceano Atlantico e del mar Mediterraneo tra i 20 e i 150 metri di profondità. L’aragosta è diventata simbolo di cucina raffinata per via delle sue carni, molto gustose ma estremamente delicate, sode ma soffici, dal gusto avvolgente e morbido. In cucina le aragoste rendono al massimo cotte al forno o bollite, ma si prestano anche per essere preparate alla griglia o usate in insalate, zuppe, sughi per la pasta. Un trucco per acquistare l’aragosta perfetta? Quando la compri deve essere pesante, segno che è stata pescata da poco,, femmina perché è più saporita e non troppo grandi, perché oltre i 2 kg vuol dire che è vecchia.

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Che cos’è l’astice

L’astice è un crostaceo dalla forma un po’ diversa: è più allungato, ha un carapace lisce, dieci zampe di cui due con grosse chele, antenne e un guscio liscio di colore rosso-bruno o tendente al blu. Anche l’astice può essere piuttosto grande, arrivando a misurare 60 cm e a pesare fino a 6 kg, e vive sui fondali rocciosi dell’oceano. In questo caso si distinguono due specie diverse: l’astice blu europeo, estremamente raro e pregiato, e l’astice americano, che si distinguono per il colore del guscio e per alcuni dettagli morfologici e comportamentali. Quest’ultimo è tipico del Maine ed è diventato una grande specialità nota come Maine lobster. L’astice è molto amato per la carne delicata e gustosa, soprattutto quella delle chele e della testa, ma è ritenuto meno pregiato rispetto all’aragosta perché la carne risulta più fibrosa e dal gusto più deciso. In cucina è molto versatile, buono in insalata, accostato ad esempio a frutti esotici come il mango o l'avocado, come sugo ma anche bollito, al forno, alla griglia o in umido. Una deliziosa ricetta italiana da provare è l'astice alla catalana, piatto tipico della città di Alghero, mentre una celebre ricetta americana è il lobster roll, il panino ripieno di astice.

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Tutte le differenze tra astice e aragosta

Già dalle descrizioni di ciascun crostaceo avrai capito le prime differenze tra le due specie, ma ecco un elenco di tutto ciò che distingue astice e aragosta:

  • Il carapace. L’astice ha un carapace liscio, dotato di chele e un colore tendente al bruno o al blu nel caso della specie americana, l’aragosta invece non ha chele, è più tendente al colore rosso-rosato e ha il carapace dotato di una serie di sporgenze, una sorta di spine che usa per difendersi.
  • Il peso. Pur essendo entrambi crostacei molto grandi, ma l’aragosta tende a crescere di più e si trovano anche esemplari che sfiorano i 10 kg, mentre l’astice rimane più piccolo e cresce fino a un massimo di 6 kg circa.
  • Il sapore. L’aragosta viene considerata più pregiata per via della carne, molto morbida, dolce e delicata, mentre l’astice ha un tipo di carne più elastica, fibrosa e compatta, con un sapore più intenso seppure sempre piuttosto delicato.
  • Il costo. Proprio per via delle carni considerate più prelibate, l’aragosta tendenzialmente risulta un prodotto più costoso e quando è fresca si aggira intorno ai 90-100 euro al kg, mentre l’astice fresco costa intorno ai 30-50 euro al kg. Solo l’astice europeo ha lo stesso prezzo dell’aragosta, perché è molto raro e difficile da pescare.
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E la granseola? Che cos’è e come si cucina

A qualcuno capita di confondere astice e aragosta con una terza specie di crostaceo: la granseola, conosciuta anche come granceola, nome scientifico Maja squinado. In realtà è piuttosto facile distinguerli perché la granseola, di base, è simile a un grosso granchio di colore marroncino con sfumature rosse, dalla particolare forma che ricorda un cuore. Molto nutriente, ipocalorico e decisamente povera di grassi, la granseola presenta cinque paia di zampe sottili e due grandi chele, che possono risultare molto più lunghe dell'intero corpo. Vive sui fondali rocciosi dell’oceano Atlantico e del mar Mediterraneo, a profondità variabili, e si pesca solitamente con l’antica tecnica delle nasse. È considerato un prodotto pregiato per via della sua polpa molto delicata saporita, simile a quella dell’aragosta (da qui, probabilmente, arriva la confusione). In cucina è molto versatile, la puoi mangiare cruda o cotta in vari modi, tra cui bollita, fritta, al forno o in umido, da sola o comecondimento per un piatto di pasta, meglio se di formato lungo come gli spaghetti.

astice alla catalana
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Quello che i piatti non dicono
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