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30 Giugno 2022 10:10

Quali sono i piatti più fotografati sui social? Stravince la pizza, sorpresa al 5° posto

Vince, anzi stravince la pizza; gelato al secondo posto, sushi al terzo su un bacino d'utenza mondiale. Il cibo italiano non solo è buono, è pure di tendenza.

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Entri al ristorante, ordini, il cameriere serve il piatto ordinato e tac: fotografie da postare sui social, stories, reels. A volte capita di essere a tavola con persone che non sentono questo bisogno impellente di fotografare il cibo e i malcapitati, che vorrebbero solo avventarsi sul piatto appena servito, devono pure aspettare i porci comodi "dell'influencer". Ma tra tutti i cibi che fotografiamo, quali sono quelli più "famosi" sul web? C'è un dominio italiano anche nei dati mondiali con un'incredibile sorpresa al quinto posto. Ci teniamo a sottolinearlo: i nostri piatti e i nostri prodotti non sono solamente buonissimi, sono pure di tendenza.

Fotografare il cibo: quando un piatto diventa "un modello"

Il cibo è sempre stato visto come strumento di piacere nella nostra cultura. Da bambini, se facevamo i bravi, ci veniva data "la bella cosa" dai genitori o dai nonni e spesso "bella cosa" era sinonimo di cioccolato, ovetti con sorprese, patatine. Negli ultimi anni però è diventato un'ossessione non solo per il palato ma anche per gli occhi. Secondo il compianto Anthony Bourdain la voglia di fotografare il cibo è "un istinto primordiale degli stronzi: vogliono far vedere di essere lì con il loro filetto alla Rossini mentre io sono a casa a mangiare un pacchetto di patatine fritte". Sebbene l'estremizzazione dello chef americano abbia un fondo di verità, in realtà i 20 cibi più popolari sui social e su Google sono tutti molto popolari, basilari quasi.

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Facendo uno studio sui volumi di ricerca e sugli hashtag di Facebook, Instagram e TikTok vediamo al primo posto la pizza, saldamente al comando da sempre, che ha visto un'ulteriore impennata provenire dall'Italia a causa della polemica sul costo della margherita e dagli Stati Uniti, dopo la pubblicazione della classifica 50 Top con le migliori pizzerie d'America. La pizza è il piatto più venduto al mondo, va da sé che se ne parli di più. I numeri sono comunque impressionanti: la pizza ha più di 25 miliardi di visualizzazioni su sui social e circa 60 milioni di hashtag solo su Instagram. Al secondo posto c'è il gelato, con un divario abnorme dal primato che verrà parzialmente colmato nei mesi estivi.

Terzo è invece il sushi e qui si deve aprire un doveroso capitolo a parte: qualche anno fa negli Stati Uniti è partita una sorta di "protesta popolare" da parte dei grandi chef giapponesi emigrati in America per cercare di vietare, o quantomeno limitare, l'uso del cellulare a tavola quando si serve il pesce crudo. Secondo alcuni dei più importanti cuochi Oltreoceano "Instagram sta rovinando l'arte del sushi e, a questo punto, i maestri possono fare ben poco a riguardo". Mitsuru Tamura, 1 Stella Michelin a Manhattan, ne fa una questione organolettica: "La differenza di temperatura tra riso e pesce influenza la bontà del piatto, quindi andrebbe mangiato subito ma sfortunatamente, per una foto perfetta tra telecamere, videocamere o semplici cellulari, possono passare anche diversi minuti e questo punisce noi chef che investiamo una vita su questo piatto".

Dello stesso avviso anche il 2 Stelle Michelin Masaki Saito, che non ripudia il food porn in sé ma vorrebbe comunque vietare le telecamere nel proprio ristorante e obbligare "i clienti a inserire la modalità aereo, riporre i cellulari e farli concentrare solo sul cibo. Comprendo il valore della fotografia e dei social, è una pubblicità gratuita per il ristorante e il ristorante è un business ma col sushi è diverso. Fotografare il sushi porta le persone fuori dal momento".

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Al quarto posto della classifica c'è il mango, prodotto esotico, un frutto piacevole che si presta a tantissime preparazioni: è bene chiarire che la maggior parte degli hashtag riferiti al mango sono infatti "derivati" da altre preparazioni, come insalate o dolci. Proprio per questo motivo sorprende il quinto cibo più "instagrammato" al mondo: l'arancia. Prima dei cookies (6°), prima addirittura della pasta (7°) di hamburger (10°) e tacos (12°) c'è l'arancia, la frutta simbolo della Sicilia. In questo caso c'è una forte spinta dalle bevande e dalle marmellate ma se cerchi sui vari social troverai un sorprendente numero di fotografie di arance dure e pure, come se fosse una natura morta 2.0.

Vediamo a questo punto la classifica delle prime 20 posizioni:

  1. Pizza
  2. Gelato
  3. Sushi
  4. Mango
  5. Arancia
  6. Cookies
  7. Pasta
  8. Formaggio
  9. Pancakes
  10. Hamburger
  11. Cheesecake
  12. Tacos
  13. Banana
  14. Pane
  15. Insalata
  16. Uova
  17. Bistecca
  18. Donuts
  19. Torta di mele
  20. Bacon

Pasteis de nata e maritozzi: due casi mondiali

Non sono citati ma ci sono stati due casi mondiali che tramite i social (Instagram soprattutto) hanno portato alla ribalta due cibi, due dolci tra l'altro: i pasteis de nata e i maritozzi con la panna.

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Il pastel de nata, anche chiamato pastel de Belém, è un pasticcino portoghese a base di pasta sfoglia e uova. Si tratta di un dolce antichissimo ma a partire dal 2012, anno in cui Instagram approda sui dispositivi Android, questo pasticciotto conquista il mondo. Può sembrare assurdo ma questo passaggio è stato davvero importante perché il pastel de nata ha una caratteristica basilare dei piatti che vanno di moda oggi: viene bene in foto. Il dolcino è bello da vedere, semplice, immediato e goloso. Questa cosa ha favorito la diffusione del pastel de nata sui social network: se cercate tra gli hashtag c'è circa mezzo milione di contenuti con il pastel de Belém protagonista.

Il caso del maritozzo è invece circoscritto al Giappone: circa un anno fa il Sol Levante è impazzito per i maritozzi dopo la pubblicazione di un documentario sulla tv nazionale. Tutti sono andati alla ricerca del dolce tipico laziale e se cerchi il dessert su Instagram, trovi solo centinaia di migliaia di fotografie giapponesi con relativi hashtag in lingua, facendo scomparire quasi del tutto le foto dei nostri connazionali di questo golosissimo dolce.

In principio fu l'avocado toast di Gwyneth Paltrow

Se avessimo fatto questa ricerca 10 anni fa probabilmente tra i primi 20 risultati avremmo trovato l'avocado toast (ma al primo posto ci sarebbe stata sempre la pizza, non temere). Sebbene questo piatto sia nato alla fine del 1800, ha avuto un incredibile boom a partire dal 2010 grazie a diversi food blogger americani che cominciano a scoprire la potenza dei social (Facebook all'epoca aveva "solo" 400 milioni di utenti, oggi ne ha quasi 3 miliardi). Non si sa come ma queste ricette arrivano sulla tavola di Gwyneth Paltrow, Premio Oscar 1999 per Shakespeare in Love, che le inserisce nel suo ricettario, It's All Good, pubblicato nel 2013. Diventa un best seller e l'avocado toast passa da cibo di nicchia per chi vuole stare attento alla linea a uno dei piatti più amati d'America.

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Nel 2016, il toast con l'avocado è raffigurato sulle magliette, sui jeans, diventa una borsetta, una vera e propria mania: a tal riguardo, il Washington Post pubblica un articolo in cui dice che l'avocato toast "è più di un semplice pasto: è un meme". Secondo i critici americani la diffusione di questo alimento è da individuare in tre fattori fondamentali:

  • L'esplosione dei social network;
  • la potenza comunicativa di Gwyneth Paltrow;
  • la concomitanza di questi due eventi con il clean living movement, un movimento che promuove un modello di vita salutare negli Stati Uniti.

Tutta questa storia ha portato anche a dei risvolti pratici: l'aumento della richiesta porta a un aumento dei prezzi. Fino al 2012 negli Stati Uniti l'avocado ha mantenuto un prezzo abbastanza basso, dal 2013 in poi ha subito un'impennata di prezzi che a distanza di 9 anni non accenna a fermarsi. In Australia ci sono state delle vibranti proteste da parte della fascia di popolazione meno abbiente.

L'aumento della domanda ha portato anche a un aumento del terreno coltivato con questo frutto: in un'ecosistema delicato come quello australiano questo ha causato non pochi problemi. Nello stesso periodo, a partire dal Regno Unito per un'ondata di indignazione che ha raggiunto tutti i Paesi anglofoni, moltissimi locali dichiaratisi promotori di uno stile di vita ecologico tolgono gli avocado toast dai loro menu. Tutto questo per una semplice foto sui social.

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Quello che i piatti non dicono
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