Qual è la miglior pasta da comprare al supermercato? Ecco la classifica di Altroconsumo
Vincono a pari merito Conad Sapori e Idee e La Molisana con un punteggio di 79/100. La peggiore è invece Felicetti Originale con 39/100 e anche un costo piuttosto elevato.
La pasta è il cuore pulsante della cucina italiana, un simbolo che racconta storie di tradizioni e passioni. Ogni giorno milioni di italiani scelgono di portarla in tavola ma, tra le infinite opzioni disponibili, come puoi essere certo di selezionare la migliore? Altroconsumo, l'associazione italiana per la tutela dei consumatori, ha recentemente condotto un'analisi dettagliata su 22 marche di penne rigate, valutandone qualità, sicurezza e rapporto qualità-prezzo. Le migliori a pari merito sono risultate essere quelle di Conad Sapori e Idee e La Molisana, entrambe con un punteggio di 79 su 100. Vediamo la classifica completa.
Le migliori paste da comprare al supermercato
Per determinare la qualità di una pasta, Altroconsumo ha adottato un sistema molto rigoroso che ha permesso di stilare una sorta di vademecum della pasta secca buona. La redazione ha così messo a punto dei criteri di valutazione spiegando che caratteristiche deve avere una pasta di alta qualità:
Un colore giallo ambrato;
Deve spezzarsi con un rumore secco e mostrare una sezione non farinosa;
Osservata in controluce deve presentare un colore omogeneo e deve mostrarsi priva di punti neri (impurità), punti bianchi (cioè parti farinose della semola dovute a non perfetta lavorazione), bolle d’aria, crepe e fratture. Nella confezione non devono esserci briciole;
L’odore e il sapore devono essere gradevoli e tipici (non estranei come di acidità o muffa);
Deve tenere la cottura, cioè rimanere consistente in ogni sua parte ed elastica. Una buona qualità in cottura della pasta è associata a un alto contenuto di proteine della semola e alla loro capacità di formare un reticolo compatto, a cui si dà il nome di glutine. Se il glutine è di buona qualità forma una solida rete attorno all’amido, impedendogli di fuoriuscire dalla pasta in cottura e di diventare collosa. Alcune tipologie di pasta ottenute con semole di qualità scadente risultano scotte all’esterno e crude all’interno. È bene tenere presente, tuttavia, che la qualità mediocre di una semola può essere mascherata da trattamenti di essiccazione ad alta temperatura, che garantiscono spesso una migliore tenuta in cottura del prodotto;
Infine occorre che la pasta abbia una buona capacità di trattenere i condimenti. Per esempio l’uso di trafile in bronzo, che rende la pasta più ruvida e opaca, può migliorare la sua capacità di trattenere i sughi.
E adesso veniamo al succo del discorso: chi vince la battaglia della pasta? Altroconsumo ha stilato una classifica dettagliata e in cima al podio troviamo le penne rigate "Sapori e Idee" di Conad, con un punteggio di 79 su 100, a 1,04 euro al chilo. A pari merito, con lo stesso punteggio, si posizionano le penne rigate "20 La Molisana", leggermente più costose (1,40 euro). La medaglia di bronzo va alle penne ziti rigate Garofalo, Pasta di Gragnano Igp, con un ottimo 77 su 100. Altroconsumo ha dimostrato che la qualità non sempre è sinonimo di prezzo elevato: le ultime in classifica sono le Felicetti Originale, con un misero punteggio di 39 su 100, nonostante costino 1,47 euro a confezione. Di seguito la classifica completa delle marche testate da Altroconsumo: