Qual è il sushi preferito dagli italiani? Può sembrare incredibile ma non è giapponese

La giornata internazionale del sushi è un appuntamento sempre divertente: una buona scusa per uscire e mangiare il piatto simbolo del Giappone. Riso, alghe nori, tonno e salmone, gli ingredienti più usati nella preparazione di questa delizia del Sol Levante. Ma cos'è che preferiscono davvero gli italiani? Vediamo insieme i trend legati alla specialità giapponese più apprezzata in Occidente.

Gli italiani mangiano sempre più sushi

Secondo un'analisi effettuata da Glovo sulla propria piattaforma, nel solo 2022 e solo quest'app ha venduto ben 1,3 milioni di porzioni di sushi in Italia. Una cifra enorme che rispecchia perfettamente la passione che il Bel Paese ha per questo piatto. Il picco è stato raggiunto il 15 gennaio 2022, giorno in cui sono stati effettuati oltre 2.371 ordini di sushi, corrispondenti a un ordine e mezzo al minuto.

Questi dati testimoniano l'attenzione sempre più importante nei confronti del sushi: rispetto all'anno precedente c'è stata una crescita del 18%, una crescita sostenuta soprattutto a cena, di sabato. Ma quali sono le pietanze preferite dagli italiani? Con grande sorpresa vincono i nigiri al salmone e l'uramaki di avocado. In pratica, pur convinti di mangiare giapponese, preferiamo due tipologie di sushi che giapponesi non sono. Ricordiamo che il salmone è un pesce norvegese ed è stato associato al sushi in Occidente: è sì arrivato anche in Giappone ma con grande difficoltà, dopo anni di tentativi, e tutt'oggi è molto difficile da trovare nei ristoranti. Gli uramaki sono invece americani, non a caso molti ristoranti li chiamano "California rolls". In pratica sono due tipologie inventate dagli occidentali. Non sorprende invece la classifica delle città più appassionate: ormai è un luogo comune dire che il sushi è un piatto tipico di Milano ed è proprio la città meneghina a "vincere" con 13.000 kg di uramaki e 7.000 di nigiri ordinati in media ogni anno secondo Just Eat. Segue Roma con 9.500 kg del primo e 7.200 del secondo; bronzo per Torino con 3.400 kg di uramaki e 2.200 di nigiri.