Prosciutto di Parma di nuovo sotto accusa: altre immagini shock dagli allevamenti

Il Consorzio Prosciutto di Parma è di nuovo nell'occhio del ciclone: a poche settimane dal toccante servizio di Report in cui sono stati mostrati gravissimi maltrattamenti agli animali, arriva una nuova indagine che conferma le vessazioni nei confronti dei maiali. Nei filmati si vedono metodi di abbattimento illegali, strutture non attrezzate e violenza inaudita a scrofe e cuccioli. Una situazione gravissima che si ripete ciclicamente e in diversi allevamenti, sempre più simili ai campi di concentramento.

Servono più controlli

Le accuse di Report a maggio 2023 hanno fatto molto rumore ma evidentemente non abbastanza. Servono più controlli negli allevamenti perché la salute e il benessere dei suini è un atto di civiltà. A voler essere cinici e insensibili basti pensare che gli animali maltrattati sono "meno buoni" da mangiare. È quindi un controsenso sotto tutti i punti di vista.

Le immagini mostrate sul portale EsseriAnimali mostrano pratiche di  inseminazioni violente e fuori controllo, gabbie piccolissime che non permettono ai maiali di muoversi, bastonate gratuite, soppressioni illegali. Si vede perfino un maialino sbattuto su di una cancellata e diversi animali con piaghe e ferite causate dagli spazi ridotti in cui sono costretti a vivere.

L'immobilità e lo stress disumano a cui sono sottoposti impedisce lo sviluppo corretto del corpo e impedisce ai maiali di camminare correttamente. Nel video si vedono suini castrati senza precauzioni igieniche che evitino di infettare le ferite, con uomini incuranti della sofferenza provocata. I maiali subiscono anche il taglio della coda, senza neanche l'anestesia e con strumenti poco affilati che obbligano gli allevatori a un accanimento per staccare la terminazione.

Anche solo il taglio della coda è illegale in Europa, figurarsi farlo in questo modo. Le immagini sono molto forti e provocano un senso di rabbia immediato. L'allevamento è stato denunciato per i reati presunti di maltrattamento e abbandono degli animali, il portale ha anche lanciato una petizione che ha superato le 160 mila firme. La richiesta è diretta ai principali marchi di salumi: controllate gli allevamenti ed eliminate le gabbie per salvaguardare la vita degli animali.