Il prezzo record del cacao è determinato dalle avverse condizioni climatiche che tormentano i Paesi produttori come Ghana e Costa d'Avorio ma anche dalle speculazioni del mercato finanziario.
Il prezzo del cacao sta salendo sempre di più e i prodotti a base di cioccolato ne risentiranno: il costo della materia prima, infatti, a gennaio 2024 era aumentato del 40% rispetto allo stesso periodo del 2023 e, ad oggi, avrebbe superato i 6 mila euro a tonnellata, picco di record che non si vedeva dal 1977. I motivi di questa crisi sarebbero due: le difficili condizioni climatiche che i Paesi produttori devono affrontare e le speculazioni del mercato finanziario.
Alla base della crisi, come ormai quasi per tutte le materie prime, c'è il problema delle condizioni metereologiche: il cacao che consumiamo viene per il 70% del totale dall'Africa, in particolare Ghana e Costa D'avorio. Questi paesi, martoriati dalle avverse condizioni climatiche, hanno fortemente ridotto la loro produzione: dalla Costa d’Avorio, primo paese produttore mondiale, arriverà il 33% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel frattempo, il Ghana Cocoa Board ha tagliato la stima della produzione in Ghana per il 2023/24 al minimo degli ultimi 14 anni (pari a 650 mila tonnellate, rispetto a una precedente previsione di 850 mila tonnellate), additando come cause il contrabbando e le condizioni meteorologiche sfavorevoli. "Siamo di fronte a una vera crisi del settore per una combinazione di fattori, ma uno dei piu grandi e il cambiamento climatico, rafforzato anche da El Nino – ha spiegato Tedd George, Chief Narrative Officer di Kleos Advisory, durante un dibattito a CNBC africa ha dichiarato – Fondamentalmente ci sono molti problemi su cui abbiamo riflettuto a lungo, ovvero la mancanza di sostenibilità, e in particolare in Ghana, degli alberi secolari. Ed e per questo che ci sono state perdite cosi devastanti. In Ghana hanno perso qualcosa come 500.000 ettari di cacao, e finora ne hanno ripristinati solo circa 40.000. È solo l’8%".
Come riporta il Corriere della Sera, inoltre, un altro motivo dell'aumento del prezzo del cacao è legato alle speculazioni internazionali. Gli hedge fund, ovvero i fondi speculativi, hanno costruito una "posizione rialzista" del valore di oltre 8 miliardi di euro sul mercato del cacao: ciò significa che hanno comprato i così detti "futures", cioè contratti che li impegnano a comprare cacao in futuro a un prezzo prefissato più alto di quello fissato al momento dell’acquisto. Questi derivati, che sono utili alle imprese per coprirsi dal rischio e garantirsi l’approvvigionamento, possono diventare uno strumento di pressione e speculazione in mano ai fondi di investimento. Non si tratta dunque di una causa principale, ma di una concausa che però ha un peso importante nel determinare questo scenario.
A questo scenario si aggiunge la recente analisi del Codacons che, confrontando i listini delle principali catene della grande distribuzione in Italia, ha rilevato come tutti i produttori di uova di Pasqua abbiano aumentato i prezzi al dettaglio. Analizzando le marche che possiamo trovare nei supermercati e negli ipermercati italiani, i rincari medi sono stati del 24% e, in alcuni casi, hanno superato il 40%.
Le uova di fascia più alta per adulti, con cioccolato al latte o fondente e un peso tra i 320 e i 365 grammi, superano i 18 euro al pezzo, con aumento che vanno oltre il 33% rispetto al 2023. I prezzi delle uova per bambini legate a cartoni animati, giochi, personaggi famosi, serie tv, sono aumentati in media del 16,7% rispetto allo scorso anno. Infine, per alcune uova di note marche specializzate in cioccolato, gli aumenti superano addirittura il 40%.
Anche secondo il Codacons alla base dei pesanti aumenti per le uova di Pasqua c’è la crisi del cacao già citata: ma a questa si deve aggiungere anche il rincaro di altre materie prime utili alla produzione di uova, come lo zucchero, aumentato del 72% solo nell'ultimo anno e il burro di cacao, che – com'è ovvio – ha subito un rincaro del 52%.