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23 Gennaio 2025
13:00

Prezzemolo e basilico sono tossici? I falsi miti sulle erbe aromatiche

Le erbe aromatiche sono un grande aiuto in cucina: usate fin dall’antichità, sono anche protagoniste di tante leggende metropolitane, in particolare il prezzemolo e il basilico. Sapevi che si dice siano tossiche? Scopriamo insieme se è un falso mito o c’è un fondo di verità.

A cura di Martina De Angelis
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Le erbe aromatiche non dovrebbero mai mancare nella tua dispensa: sono un prezioso alleato in cucina, ne basta una piccola quantità per cambiare completamente il sapore di un piatto e sono anche facili da coltivare in casa, sia se hai un giardino sia in vasi da tenere sul balcone (o persino al chiuso in mancanza di spazio). Trattandosi di coltivazioni molto antiche, nel corso dei secoli si sono caricate anche di falsi miti ad esse legate: oltre ad essere diventate protagoniste di vere e proprie leggende sono finite al centro di tutta una serie di credenze più o meno prive di fondamento.

È il caso di prezzemolo e basilico, spesso al centro di dubbi riguardo una loro presunta tossicità. Ma è vero che questi due prodotti, tra le erbe aromatiche più diffuse e utilizzate in assoluto, possono essere pericolose? Facciamo chiarezza e scopriamo se c’è un fondo di verità in questa diceria o se si tratta di una credenza priva di fondamento.

Il prezzemolo è davvero tossico?

La convinzione che il prezzemolo possa essere tossico e pericoloso per la nostra salute si lega a due elementi: la presenza nella piantina dell’apiolo, una sostanza dannosa se consumata in grande quantità e solo sotto forma di olio, e l’utilizzo che si faceva in passato del prezzemolo. Nel Medioevo infatti, quando si usavano le erbe come rimedi medicinali, proprio l’olio essenziale a base di prezzemolo veniva usato per provocare le interruzioni di gravidanza perché l’apiolo, assunto in grandi quantità, provocherebbe forti contrazioni uterine; inoltre la sostanza causa reazioni allergiche ed è dannoso per fegato e reni.

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Niente paura però per quanto riguarda il prezzemolo che usiamo in cucina: usato come semplice erba aromatica nelle tue ricette il prezzemolo non è assolutamente dannoso, anzi è ricco di sostanze nutritive salutari che apportano benefici al corpo. Le foglioline che consumi, infatti, contengono una minima quantità di sostanza che non risulta dannosa in nessun modo; la maggior parte della sostanza è concentrata nei semi, dai cui appunto si ricavava l’olio essenziale.

Basilico, tutta la verità: se lo cuoci è tossico?

Re delle erbe aromatiche, pilastro della cucina italiana, insaporitore insuperabile che riesce a donare ai piatti un sapore e un profumo inconfondibile: il basilico è un elemento essenziale nella nostra tradizione e una delle erbe più amate in cucina. Ma anche in questo caso si è diffusa la diceria per cui il basilico cotto possa essere dannoso per la salute, tossico o addirittura velenoso. Ma quanto c'è di vero in queste affermazioni? Sfatiamo subito questa credenza: il basilico cotto non è pericoloso e non comporta nessun tipo di rischio. La convinzione è nata da una serie di studi scientifici che hanno evidenziato la presenza di alcune sostanze, come l'estragolo, nelle foglie di basilico. Sono sostanze che, in alte concentrazioni e con un'esposizione prolungata, potrebbero potenzialmente avere degli effetti negativi sulla salute.

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Il timore è nato dalla diceria che durante la cottura l’estragolo venga rilasciato dalle foglioline e probabilmente è vero, ma in cucina si usano quantità di basilico così piccole che è assolutamente sicuro. Per raggiungere livelli di estragolo potenzialmente dannosi, bisognerebbe consumare quantità industriali di basilico cotto ogni giorno per anni, quindi tranquillo: puoi tranquillamente continuare a gustare i tuoi piatti a base di pesto, sugo al pomodoro e altre preparazioni che prevedono l'utilizzo di questa erba aromatica senza correre nessun rischio.

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A cura di
Martina De Angelis
Giornalista laureata e “tesserata”, amo prima di tutto mangiare: datemi un piatto di pasta e mi renderete una donna felice. Scrivere di cibo è la naturale conseguenza, l’unione di due grandi passioni. Soprattutto, amo raccontare le storie che ci sono oltre il piatto o l’ingrediente. Quando non scrivo, ho una passione viscerale per la lettura, adoro viaggiare, suonare il pianoforte e perdermi tra boschi e montagne.
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Quello che i piatti non dicono
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