Letteralmente significa "torta alle prugne", eppure, qualcuno le ha mai viste in un plumcake? Come mai questa traduzione letterale non corrisponde alla ricetta?
Lo conosciamo come un dolce soffice e spugnoso, solitamente cotto in uno stampo rettangolare che ne conferisce la caratteristica forma. Eppure, sembra che in origine il plumcake non avesse queste peculiarità, anzi, c'è chi sostiene che fosse un piatto salato. Altri ritengono che non fosse un rettangolo ma più simile a una crostata, e ci sono anche opinioni secondo cui la traduzione sia errata. Insomma, sulla storia del plumcake ci sono molte curiosità, e oggi ve le raccontiamo.
Come abbiamo detto, sembra che in origine il plumcake fosse un piatto salato, preparato con carne cotta nel vino, aromatizzata con prugne e spezie, tipico delle tavole medievali o rinascimentali. Durante l'epoca vittoriana, questo piatto subì una trasformazione significativa, evolvendosi in un dolce, un cambiamento che segnò un netto distacco dal suo concetto originale.
La parola "plumcake" stessa deriva da un malinteso linguistico e culturale, che indicava originariamente una preparazione germanica a base di prugne. Tuttavia, con il passaggio attraverso diverse culture, il termine è stato mantenuto anche quando le prugne sono state eliminate dalla ricetta, trasformando il piatto in qualcosa di completamente diverso dalla sua concezione originaria.
Il plumcake, originariamente chiamato pflaumenkuchen in Germania nel ‘700, era caratterizzato dall'uso predominante delle prugne, ma aveva una consistenza più vicina a quella di una crostata di pasta frolla rispetto al dolce soffice moderno. Con l'espansione oltre i confini tedeschi, la ricetta si trasformò considerevolmente nei paesi anglosassoni. Negli Stati Uniti, il termine plumcake descriveva dolci che effettivamente contenevano prugne, sebbene le versioni differivano notevolmente da una regione all'altra. In Inghilterra, divenne popolare il fruitcake, un dolce denso arricchito con una varietà di frutta secca e candita, consumato principalmente durante il periodo natalizio ma, pur condividendo l'uso della frutta con il pflaumenkuchen, questo rappresenta una categoria propria e distinta.
Per facilitare la memorizzazione delle quantità degli ingredienti anche alle persone analfabete dell’epoca, in Inghilterra, questo dolce venne inizialmente chiamato poundcake, termine che sottolinea l'utilizzo di una libbra (in inglese pound, misura che corrisponde a circa 450 grammi) di ciascun ingrediente principale: farina, uova, zucchero e burro. Originariamente, nella preparazione del poundcake venivano utilizzate prugne secche, ma queste furono gradualmente sostituite da uvetta e frutta candita, rendendo il dolce più appetibile al gusto moderno.
Anche nel Regno Unito, il termine plumcake poteva riferirsi a varietà regionali o a dolci tradizionali tedeschi, mantenendo così una connessione più stretta con l'originale pflaumenkuchen.
In Francia, l'arrivo del pound cake ha ispirato la creazione del gateaux Quatre-Quarts, una torta equilibrata con parti uguali di burro, zucchero, farina e uova. Questa versione riflette la precisione e l'eleganza della cucina francese, mostrando come anche i pasticceri francesi abbiano modificato la ricetta originale, riducendo zucchero e burro per adattarla meglio ai gusti locali.
Analogamente nello stesso periodo questo dolce iniziò a diventare popolare anche in Italia, dove gli chef e le massaie iniziavano a sperimentare con la ricetta base, introducendo variazioni che arricchivano il gusto e la texture del dolce. Col tempo, le prugne secche originali furono sostituite con uvetta e frutta candita, e furono gli italiani a eliminare del tutto le prugne dalla ricetta, trasformando ulteriormente il dolce e dando vita al plumcake moderno, amato per la sua semplicità e versatilità. Il dolce che oggi chiamiamo plumcake, quindi, si avvicina molto più al concetto del poundcake britannico.
La realizzazione del plumcake è tanto semplice quanto gratificante, permettendo anche a chi è meno esperto in cucina di ottenere eccellenti risultati. Questo dolce è estremamente versatile: è possibile arricchire l'impasto base con ingredienti come yogurt, panna, ricotta o alla frutta come la versione all’arancia, alle ciliegie o alle mele. La sua semplicità di preparazione lo rende perfetto per la colazione o per uno spuntino pomeridiano, idealmente accompagnato da una tazza di tè.
Per gli appassionati di sapori più decisi, il plumcake si adatta anche a versioni più ricche come quella con gocce di cioccolato, al cocco, al limone, al caffè. Per chi segue diete particolari, è facile trovare anche le ricette senza glutine e vegane, nonché quella integrale.
E come se volesse fare un ritorno al passato, il plumcake si declina anche nella versione salata, con un ripieno di olive, di zucchine o di patate dando vita ogni volta a qualcosa di diverso e gustoso.