La pinza triestina è un lievitato dolce tipico del Friuli-Venezia Giulia, paragonabile per consistenza e sapore a un classico pain brioche. Alta, soffice e deliziosa, viene tradizionalmente preparata in occasione delle festività di Pasqua, poi consumata sia a colazione, farcita con creme e confetture, sia come antipasto, accompagnata da taglieri di salumi e formaggi misti.
Sebbene la sua realizzazione non sia particolarmente complessa, richiede tempi piuttosto lunghi, con una lievitazione di almeno 6-7 ore e la preparazione del lievitino, un pre-impasto che contribuisce a ottenere una consistenza ariosa e ben sviluppata; questo viene amalgamato in planetaria con farina, uova, zucchero, scorza di agrumi grattugiata e liquore all'anice o rum.
Una volta formati i panetti, si incide la superficie con un taglio a "Y" o a croce e, dopo un'ulteriore fase di riposo, si spennellano con un tuorlo sbattuto prima della cottura in forno. Il risultato è un pane lucido, dorato e profumato, non eccessivamente zuccherino, ideale da gustare in qualsiasi momento della giornata, magari insieme a pezzetti di cioccolato o uova sode.
Se desideri, puoi cospargere la brioche con confettini di zucchero colorati: otterrai così un dessert raffinato e goloso, da portare a casa di amici e parenti in segno di buon augurio.
Scopri come preparare la pinza triestina seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ti è piaciuta questa ricetta, prova anche il casatiello dolce e il pan di ramerino.
Inizia dalla preparazione del lievitino: versa la farina in una ciotola e unisci il lievito di birra secco 1.
Inizia dalla preparazione del lievitino: versa la farina in una ciotola e unisci il lievito di birra secco 1.
Unisci lo zucchero 2 e miscela le polveri.
Unisci lo zucchero 2 e miscela le polveri.
Versa a filo il latte a temperatura ambiente 3, continuando a mescolare per ottenere una pastella liscia e densa, priva di grumi.
Versa a filo il latte a temperatura ambiente 3, continuando a mescolare per ottenere una pastella liscia e densa, priva di grumi.
Coprila con un foglio di pellicola trasparente 4 e lascia riposare il lievitino in forno spento con la luce accesa per 1 ora.
Coprila con un foglio di pellicola trasparente 4 e lascia riposare il lievitino in forno spento con la luce accesa per 1 ora.
Trascorso il tempo di lievitazione, trasferisci il lievitino nella ciotola della planetaria, quindi unisci l'uovo e i tuorli 5.
Trascorso il tempo di lievitazione, trasferisci il lievitino nella ciotola della planetaria, quindi unisci l'uovo e i tuorli 5.
Aggiungi lo zucchero e le scorze grattugiate di limone e di arancia 6.
Aggiungi lo zucchero e le scorze grattugiate di limone e di arancia 6.
Versa il liquore all'anice 7 e unisci il sale.
Versa il liquore all'anice 7 e unisci il sale.
Infine, versa la farina 8 e impasta con il gancio fino a ottenere un composto omogeneo e ben amalgamato.
Infine, versa la farina 8 e impasta con il gancio fino a ottenere un composto omogeneo e ben amalgamato.
A questo punto, aggiungi il burro, un pezzettino alla volta 9, solo dopo che il pezzo precedente risulta completamente assorbito.
A questo punto, aggiungi il burro, un pezzettino alla volta 9, solo dopo che il pezzo precedente risulta completamente assorbito.
Ottenuto un impasto liscio e incordato, trasferiscilo su una spianatoia e lavoralo ancora con le mani per qualche minuto, quindi forma una palla compatta 10.
Ottenuto un impasto liscio e incordato, trasferiscilo su una spianatoia e lavoralo ancora con le mani per qualche minuto, quindi forma una palla compatta 10.
Sistemala in una ciotola, coprila con pellicola trasparente 11 e lasciala lievitare per 2 ore o finché non sarà raddoppiata di volume.
Sistemala in una ciotola, coprila con pellicola trasparente 11 e lasciala lievitare per 2 ore o finché non sarà raddoppiata di volume.
Trascorso il tempo necessario, sgonfia delicatamente l'impasto e dividilo a metà, ottenendo due porzioni da 500 grammi ognuna 12.
Trascorso il tempo necessario, sgonfia delicatamente l'impasto e dividilo a metà, ottenendo due porzioni da 500 grammi ognuna 12.
Modellale per conferire loro una forma sferica, quindi sistemale su una teglia, foderata di carta forno, ben distanziate tra loro 13. Coprile con un canovaccio pulito e leggermente umido, quindi lasciale lievitare per 1 ora.
Modellale per conferire loro una forma sferica, quindi sistemale su una teglia, foderata di carta forno, ben distanziate tra loro 13. Coprile con un canovaccio pulito e leggermente umido, quindi lasciale lievitare per 1 ora.
Poco prima di infornarle, spennella le pagnotte con un uovo sbattuto 14.
Poco prima di infornarle, spennella le pagnotte con un uovo sbattuto 14.
Incidi la superficie con una lametta o un coltello affilato, formando una sorta di "Y" 15. Inforna le pinze triestine in forno statico preriscaldato a 170 °C per 35-40 minuti, coprendole con un foglio di alluminio se dovessero scurirsi troppo.
Incidi la superficie con una lametta o un coltello affilato, formando una sorta di "Y" 15. Inforna le pinze triestine in forno statico preriscaldato a 170 °C per 35-40 minuti, coprendole con un foglio di alluminio se dovessero scurirsi troppo.
Sforna le pagnotte quando saranno ben gonfie, morbide e dorate, quindi lasciale raffreddare completamente 16.
Sforna le pagnotte quando saranno ben gonfie, morbide e dorate, quindi lasciale raffreddare completamente 16.
La pinza triestina è pronta per essere gustata 17.
La pinza triestina è pronta per essere gustata 17.
Se desideri, puoi arricchire l'impasto della pinza triestina con un po' di uvetta reidratata in acqua e ben strizzata, oppure con delle gocce di cioccolato fondente: in entrambi i casi, gli ingredienti devono essere aggiunti prima dell'ultima lievitazione, al momento della formatura dei panetti. In alternativa, puoi speziarla con 1 cucchiaino di cannella, i semi di un baccello di vaniglia o del cacao amaro in polvere.
La pinza triestina si conserva a temperatura ambiente, ben chiusa in un sacchetto di plastica per alimenti, per 5-6 giorni al massimo. Prima del servizio ti suggeriamo di scaldarla per qualche istante su una piastra ben calda: tornerà fragrante come appena sfornata.
Secondo la tradizione, l'aspetto della pinza triestina è legato alla simbologia cristiana di Pasqua: la forma circolare richiamerebbe, infatti, la spugna intrisa di aceto offerta a Gesù sulla croce, mentre la Y incisa in superficie starebbe per Yahweh, nome con cui il popolo ebraico è solito designare Dio.