Non solo zeppole o dolci fritti: i piatti di San Giuseppe sono tanti, ricette che cambiano non solo di regione in regione, ma anche di comune in comune. Noi te ne raccontiamo alcune fra le più celebri, tutte da sperimentare a casa: un intero menù, dagli antipasti ai dessert, da provare per la Festa del papà.
Per San Giuseppe puoi realizzare un intero menù: sono tanti infatti i piatti tipici che si fanno per questa ricorrenza, che coincide con la Festa del papà. Naturalmente regnano i dolci, soprattutto fritti, ma non mancano primi, secondi e contorni tradizionali: ricette semplici, spesso provenienti dalla tradizione contadina, per una festa che precede l'inizio della primavera di poco ed è quindi anche simbolo di rinascita. Ecco i piatti tipici di San Giuseppe da sperimentare a casa.
La festa di San Giuseppe ha un legame particolare con il cibo, inteso come strumento per creare relazioni e reti di solidarietà: un esempio sono le Tavole di San Giuseppe, rituale diffuso in diverse parti d'Italia: una pratica che vede il cibo come collante sociale delle comunità di credenti e la condivisione di questo come momento di mutuo soccorso.
I vari rituali si svolgono più o meno nello stesso modo: la sera precedente la festa le famiglie che intendono assolvere un voto o esprimere una particolare devozione al santo allestiscono in casa una tavolata su cui vengono esposte diverse pietanze o alimenti da offrire alle persone meno abbienti della comunità. I piatti di solito sono 13, come i commensali dell'ultima cena: in alcune zone attorno alla tavola si trovano anche i componenti della famiglia o della comunità, in una scena in cui ognuno interpreta uno specifico santo. Gli invitati, per tradizione le persone più bisognose, devono assaggiare qualcosa ad ogni piatto, in segno di ringraziamento.
Le Tavole di San Giuseppe, con le dovute varianti locali, si svolgono in diverse parti della Sicilia, ma anche in Calabria, Salento e nel resto della Puglia. Particolarmente famosa è la celebrazione di San Marzano di San Giuseppe, un paese in provincia di Taranto che conserva le tradizioni albanesi e in cui si parla l'antica lingua Arbereshe: qui si fa anche il più grande e più antico Falò di San Giuseppe, nel dialetto locale Zjarr i Madhe, nato nel 1866.
Ma le Tavole di San Giuseppe non è l'unico rito che sottolinea il legame fra cibo e festa: un altra tradizione molto bella sono gli altari di Salemi, nel trapanese, strutture rivestite di foglie incredibilmente addobbate con bellissime forme di pane realizzate a mano, dal valore artistico indiscutibile.
Si sa per San Giuseppe si frigge: che siano dolci o salati, la gran parte di queste ricette prevede una frittura. Ma nella lista dei piatti tipici di San Giuseppe troviamo anche minestre, paste, contorni a base di carciofi e cardi e, naturalmente, tantissimi dolci (di cui buona parte fritti). Insomma, per questa festa potrai cucinare un menù dalla A alla Z.
Il baccalà fritto è un piatto legato a diversi momenti dell'anno: non solo il periodo natalizio, ma anche la festa San Giuseppe. In particolare nel Centro Italia, ma anche in alcune zone del Sud, il baccalà viene avvolto nella pastella e fritto in olio bollente, poi presentato come antipasto. Croccante e goloso, è un piatto che viene proposto anche come street food.
Un piatto tipico di Gravina in Puglia che si prepara per San Giuseppe, in dialetto locale u ruccl: una sorta di calzone ripieno di cipolle "sponsali" (i bulbi di cipolla non ingrossati e ancora molto giovani), alici a spirale, uva passa. Si tratta di una focaccia profumata dall'extravergine locale, che si gusta a tavola ma anche per le vie della cittadina.
Uno dei prodotti principe delle celebrazioni di San Giuseppe è il pane: un simbolo di rinascita e abbondanza molto importante, con un valore antichissimo, legato anche al passaggio alla nuova stagione. Sulle Tavole di alcuni territori spesso si trovano i "Pupi ‘ri' San Giuseppi", cioè delle pagnotte di pane dalle forme particolari, che rappresentano gli oggetti quotidiani del Santo falegname. Le ricette tradizionali sono le più varie, quante sono le cucina italiane: molte però sono accomunate da forme artistiche o simboliche come ad esempio quelle dei Pani Votivi di Salemi, in provincia di Trapani o le Cuccetelle di Minturno (Latina).
Ciceri e tria, cioè la pasta e ceci come la fanno in Puglia, ma anche massa e tria come in Sicilia: insomma, una pasta fresca – solitamente cotta in parte con il metodo tradizionale, in parte fritta – accompagnata dai ceci. La tradizione di questa ricetta si lega all'atto del recitare il rosario: una ricetta arrivata fino a noi e usata un po' in tutta Italia.
Un piatto della tradizione siciliana che si prepara per San Giuseppe e non solo: la pasta con le sarde e il finocchietto selvatico. Una ricetta che varia di zona in zona: in alcune compaiono anche i pinoli e l'uva passa, in altre anche il pangrattato abbrustolito. Insieme al minestrone di San Giuseppe, è uno dei piatti tipici della festa in Sicilia.
Un'altra ricetta tipica siciliana, in particolare del palermitano, che si mangia a San Giuseppe insieme alla pasta con le sarde: i carciofi con il tappo, meglio conosciuti come i carciofi cù tappo d’uovo. Una ricetta semplice ma ricca di sapore allo stesso tempo: i carciofi vengono riempiti di un mix umido fatto con pangrattato, caciocavallo, prezzemolo, sale e pepe, poi "tappati" passandoli nell'uovo e, infine, cotti in tegame.
Un'altro ingrediente principe di questa festa sono i cardi, di stagione a febbraio-marzo: frittelle, cardi in pastella, polpette, sono tante le ricette che si fanno lungo tutta la penisola, soprattutto al Sud, dove sono molto usati anche per le minestre e le paste.
Siamo finalmente al capitolo dolci, che non si può che aprire con le zeppole, parola che in Italia si riferisce a tantissime preparazioni diverse, per occasioni diverse. Le zeppole di San Giuseppe sono un dolce tipico della tradizione pasticcera napoletana, preparato con modalità leggermente diverse nelle varie regioni dell'Italia meridionale: esistono anche le zeppole sarde, laziali (anche chiamate bigè), pugliesi, teramane, molisane, siciliane, calabresi e così via. In ogni caso si tratta di un dolce fritto o al forno, spesso ripieno di una crema vellutata. Puoi anche prepararle in versione salata o, se hai ospiti che seguono una dieta gluten free, nella variante senza glutine.
Di dolci siciliani per San Giuseppe ce ne sono tantissimi: fra i più celebri troverai le Sfincie di San Giuseppe (o sfinci) e le Crispelle di riso. Gli Sfinci sono tipiche della Sicilia Occidentale, in particolare del palermitano: il loro nome deriva dalla parola araba "spugna". Sono dei grandi bignè fritti e ricoperti con una crema di ricotta di pecora, pezzetti di cioccolato, zucca e scorza d'arancia candita. Nella Sicilia Orientale, in particolare nella zona di Catania fanno invece parte della tradizione le Crispelle: listelle a base di riso dalla forma cilindrica che vengono fritte nell'olio bollente e poi ricoperte di miele d'arancio, zucchero a velo e cannella. A Messina, infine, si fa una versione a metà, le Sfinci di riso: si chiamano come i dolci palermitani, ma sono più simili a quelli catanesi, con la differenza della spolverata finale di zucchero a velo in sostituzione del miele.
Un piatto tipico lombardo: i tortelli di San Giuseppe, classici dolcetti fritti tipici di tutta l'area del Ticino, vengono preparati durante i giorni di Carnevale e per San Giuseppe. Queste golose pallette fritte, si mangiano sia vuote che ripiene: l'impasto è simile quello della pasta choux, morbido e croccante allo stesso tempo. Molto simili ai tortelli, le frittelle di San Giuseppe, sono un dolce diffuso in tutto il Nord Italia e, in particolare, nella zona detta delle Quattro province (Piacenza, Pavia, Genova e Alessandria).
Le raviole bolognesi sono dei dolci tipici della zona di Bologna, fatti con un impasto simile alla pasta frolla e ripieni di mostarda bolognese, una confettura tipica preparata con diversi tipi di frutta. Oggi si possono trovare anche in altri periodi dell'anno e sono realizzate anche con altri tipi di confetture (prugne od albicocche ad esempio): ne esiste anche una versione rossa colorata con l'alchermes.