Da dove nasce l'antica usanza di lanciare il riso sugli sposi? Quali storie e leggende si nascondono dietro questo rito propiziatorio? Scopriamolo insieme.
Come ogni cerimonia che si rispetti, anche il matrimonio è un momento caratterizzato da elementi ricchi di significato, simboli e richiami ad antiche tradizioni: lo scambio degli anelli, il colore degli abiti e, naturalmente, il lancio del riso. In quasi tutte le culture popolari, il riso è simbolo di fertilità e abbondanza ed è per questo che lanciarlo agli sposi vuol dire augurargli una vita ricca e felice. Del resto, c hi non ha una zia che durante la cerimonia distribuisce piccoli sacchetti di riso e che all'uscita della chiesa fa il conto alla rovescia per il lancio sugli sposi, costretti poi a convivere con i chicchi nei vestiti per tutto il giorno.
Ma perché proprio il riso? É sempre stato così o questa tradizione è cambiata nel tempo? Da dove deriva questo gesto e dove è nato? Per scoprirlo siamo andati fino in Cina dove il riso, più che un "semplice" cereale, è un vero e proprio elemento cardine della cucina e della cultura popolare.
Il riso viene associato, da sempre, all'idea di abbondanza e fertilità, ma non abbiamo certezze sul perché. Questo legame potrebbe essere connesso con una leggenda cinese secondo la quale un Genio buono, impietosito dai contadini vessati dalla carestia, si strappò i denti e li seminò in una palude e qui, in poco tempo, nacquero numerose piantine i cui frutti erano piccoli e bianchi proprio come dei denti. Il riso, da quel momento, divenne simbolo di prosperità tanto che in Cina un antico detto recita "Uno lavora e nove mangiano riso" proprio a significare che se c'è una pianta di riso non può esserci fame ma solo abbondanza. Alla luce di questo, è facile intuire che lanciare dei chicchi di riso ai novelli sposi vuol dire augurargli una vita lunga, prospera e felice: un rito propiziatorio di fortuna e abbondanza.
Non solo riso, nell'antica Roma infatti veniva utilizzato il grano come simbolo di buon augurio: le donne ne usavano le spighe per decorare i capelli e per preparare delle corone da porre sul capo degli uomini, mentre i chicchi venivano lanciati sugli sposi al termine della cerimonia; anche in questo caso il grano, associato simbolicamente alla nascita e alla prosperità, serviva per augurare alla nuova coppia una vita lunga e felice. Durante il periodo medioevale, con l'aumento del prezzo del grano, questo cereale venne sostituito dal riso, decisamente più economico.
In alternativa al riso, come possiamo festeggiare gli sposi e augurargli una vita prospera e felice? Se non vogliamo "sprecare" i chicchi e conservarli magari per un cremoso risotto, possiamo utilizzare dei petali di rosa, dei coriandoli o delle scenografiche bolle di sapone. Per rendere il matrimonio dei nostri amici davvero speciale, possiamo procurarci dei palloncini o delle lanterne luminose da liberare nell'aria: in questo modo eviteremo di sprecare il riso e gli sposi non saranno costretti a cercare e togliere i chicchi dai vestiti e dai capelli durante tutto il giorno.