Non c’è notte di Capodanno che si rispetti, in Italia, senza che compaia sul tavolo un pentolone di lenticchie: è la tradizione più amata e seguita dell’ultima notte dell’anno perché si dice che mangiare le lenticchie porti fortuna, soprattutto economica. Ma da cosa e quando nasce questa credenza popolare?
“Mangia le lenticchie che ti porteranno soldi nell’anno nuovo!”. Quante volte te lo sei sentito ripetere da nonni e genitori allo scoccare della mezzanotte nella notte di Capodanno? La tradizione di mangiare le lenticchie in questa particolare occasione è molto radicata in tutte le parte d’Italia, perché questo nutriente e gustoso legume, disponibile in natura in infinite varietà, viene considerato portatore di buona fortuna e di abbondanza, soprattutto economica. Proprio per questo non manca mai nei menu della notte di Capodanno, di solito in compagnia di cotechino o zampone. Ma perché si dice che le lenticchie portano fortuna e soldi? Scopriamo quando e dove è nata questa leggenda diventata ormai parte integrante del folklore italiano.
Come molte altre tradizioni, gastronomiche e non solo, che riguardano la cultura italiana, anche la questione delle lenticchie come simbolo di ricchezza da mangiare l’ultima notte dell’anno la dobbiamo agli antichi Romani. Facciamo una piccola premessa: le lenticchie sono degli alimenti molto antichi, addirittura si ritiene che siano stati i primissimi legumi coltivati dall’uomo nelle terre fertili dell’antico Egitto.
Tutti i popoli dell’antichità ne erano ghiotti, anche perché sono un alimento particolarmente energico e sostanzioso, e infatti la tradizione arrivata fino a noi la dobbiamo proprio agli antichi Romani. Era molto diffusa tra la popolazione l’usanza di scambiarsi un piccolo dono durante le celebrazioni dell’ultima sera dell’anno, che cadeva il 1° gennaio con l’istituzione del calendario giuliano nel 46 a.C. e che prima di allora si celebrava il 1° marzo.
Il dono in questione era una borsetta di cuoio chiamata scarsella che veniva riempita proprio di lenticchie, un simbolo di buona sorte, di fortuna e di guadagni per augurare alla persona che riceveva il regalo un anno ricco e prosperoso, soprattutto dal punto di vista economico. L’auspicio, infatti, era che la quantità di lenticchie presente nella borsetta potessero diventare soldi nel corso dell'anno in procinto di entrare.
Già i Romani consideravano quindi questi legumi un sinonimo di buona fortuna, ma perché sono state scelte proprio le lenticchie? Non è un caso ma ci sono due motivazioni ben precise che spiegano questo particolare legame tra le lenticchie e la prosperità. Prima di tutto le lenticchie erano considerate un alimento molto prezioso per via delle loro proprietà nutrizionali: sono, infatti, molto ricche di fibre, proteine, vitamine e sali minerali, e quindi erano considerate una scorta pregiata, qualcosa di positivo da avere sempre in dispensa.
Il secondo motivo è legato, invece, alla forma particolare della lenticchia, una piccola lente (da qui il suo nome) perfettamente tonda che può ricordare l’aspetto delle monete più piccole. Per questi due particolari aspetti le lenticchie sono state scelte dai Romani come simbolo di ricchezza e prosperità, un’associazione che si è radicata talmente tanto in Italia da arrivare fino ai giorni.