Le crepe sulla buccia sono un fenomeno naturale legato a clima e coltivazione: vediamo perché accadono e cosa possiamo fare per prevenirle.
Il melograno, con i suoi chicchi brillanti e dal sapore dolce e acidulo, è uno dei frutti più amati dell’autunno: anche se comunemente lo chiamiamo così, è bene sempre ricordarsi che il frutto si chiama melagrana, mentre melograno è il termine corretto per l'albero. Ma se sei tra coloro che lo coltivano o lo acquistano dai produttori locali, potresti esserti chiesto perché alcuni si presentano con la buccia spaccata. Questo fenomeno può compromettere la conservazione del frutto, che rischia di marcire più rapidamente. Ma quali sono i fattori di questo evento naturale? E c’è qualcosa che possiamo fare per prevenirlo? Vediamo insieme i motivi principali delle spaccature dei melograni e come evitarle.
Alcune varietà di melograno sono più soggette a spaccature rispetto ad altre. La struttura del frutto, il clima e le pratiche di coltivazione influenzano questo fenomeno. Conoscerne le cause principali aiuta a prevenire il problema e mantenere la qualità del raccolto.
Il melograno (nome scientifico Punica granatum) è composto da una buccia spessa e coriacea che protegge gli arilli, i semi succosi e commestibili che ne costituiscono la parte interna. Ogni frutto è attaccato ai rami tramite un peduncolo, che lo sostiene e lo nutre con la linfa della pianta. La buccia, o pericarpo, protegge gli arilli dalle intemperie, ed è proprio questa a subire lesioni, causando le spaccature. La pianta di melograno è conosciuta per la sua resistenza e per il basso fabbisogno idrico. Tuttavia, irrigazioni irregolari o condizioni climatiche imprevedibili possono indebolirla, causando la spaccatura dei frutti. Le principali ragioni alla base di questo fenomeno includono squilibri idrici, sbalzi di temperatura e crescita irregolare del frutto. Vediamoli nel dettaglio.
Anche se non possiamo controllare completamente i fattori climatici, esistono pratiche utili a ridurre il rischio di spaccature nelle melagrane, o melograni che dir si voglia (è comunemente accettato anche questo termine) Questi accorgimenti aiutano a mantenere i frutti sani e a preservarne la qualità, migliorando la resa complessiva della pianta.
Anche quando i melograni si spaccano, non è necessario scartarli, a patto che non si siano formate muffe: i frutti spaccati, infatti, possono essere usati in vario modo in cucina. I chicchi sono perfetti per decorare insalate e dessert, aggiungendo colore e una piacevole nota acidula. Il succo, estratto anche dai melograni imperfetti, può essere usato per preparare salse, condimenti o bevande rinfrescanti e liquori. Pur imperfetti esteticamente, possono arricchire le ricette e dimostrare che in natura le imperfezioni sono un’opportunità.
Ma il melograno non è solo un frutto da gustare: la sua storia e i suoi simbolismi lo rendono unico. In diverse culture, il melograno ha assunto un significato profondo legato all’abbondanza, alla fertilità e alla prosperità. In Grecia, ad esempio, è tradizione rompere un melograno durante le cerimonie nuziali, come augurio di fertilità e buon auspicio per gli sposi. In altre tradizioni, il frutto spaccato è interpretato come un simbolo positivo, legato all’apertura verso la fortuna e alla generosità della natura.
Questo valore simbolico si riflette anche nella visione romantica del frutto spaccato: le crepe nella buccia sono viste come un segno di abbondanza, un modo attraverso il quale il melograno "straborda" della sua ricchezza, quasi a volerla condividere con chi lo raccoglie.