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8 Giugno 2022 13:36

Perché le ciliegie costano così tanto? I 5 motivi principali

Il prezzo delle ciliegie è sempre stato alto, è un frutto costoso. Vediamo di capire i perché dietro questi aumenti.

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Da diversi giorni non si fa che parlare del prezzo delle ciliegie: ovunque le persone si chiedono come mai questi frutti tanto buoni siano arrivati a costare così tanto. Cerchiamo di capire da cosa dipende il prezzo delle ciliegie, che sta avendo un aumento negli ultimi giorni ma che è sempre stato alto. La ciliegia è un frutto "di lusso".

Perché le ciliegie costano così tanto?

L'impennata di prezzi dello scorso anno non sembra ripetersi: nel 2022 abbiamo visto un aumento dei prezzi di produzione dell’industria alimentare italiana del 14%, anche causato dalla guerra in Ucraina. Nel 2023 invece non vediamo ulteriori rilevanti aumenti, almeno per ora, ma le cose non sono comunque migliorate rispetto all'estate passata.

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A causa dell'alluvione in Emilia-Romagna però negli ultimi giorni abbiamo visto un innalzamento del prezzo di questo frutto che si assesterà a un 20% in più, raggiungendo i folli prezzi dello scorso anno (anche 18 euro al chilo). L'alluvione porterà a un aumento generale di tutti i prodotti della zona, in particolare frumento, barbabietole da zucchero, orzo e riso, coltivazioni importanti nella regione. Le ciliegie subiscono tutto ciò con "l'aggravante" di essere un frutto costoso già in tempo di pace. Grosso gap da colmare per abbassare il prezzo, soprattutto al Nord Italia, è il trasporto: il balzo dei prezzi dei carburanti ha aumentato i costi, riducendo al contempo la redditività. In Italia la regione che produce più ciliegie è la Puglia, con le sue Ferrovia originarie delle Murge, e le ciliegie viaggiano tutte su strada. Altro problema a cui andiamo incontro quest'anno è che le piogge incessanti stanno colpendo anche la Puglia. Fortunatamente non raggiungiamo il livello della riviera romagnola ma sul fronte del raccolto il problema è importante: per circa una settimana è stato impossibile entrare nei campi. Un aiuto potrebbe però arrivare da questo insolito maggio: stiamo avendo temperature più basse della media che "irrigidiscono" le ciliegie. In questo modo non assorbono l'acqua, che potrebbe essere "spazzata" via dal vento, limitando ulteriori danni. Il ruolo della Puglia è davvero fondamentale perché 34% di tutte le ciliegie italiane provengono dalla provincia di Bari. Le ciliegie necessitano di grande maestria sia in fase di coltivazione sia in fase di raccolta: questi frutti sono colti a mano, non esiste ancora una macchina in grado di sostituire l'uomo.

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Sottolineiamo che anche nel 2021 le ciliegie costavano circa 15 euro al chilo e venivano pagate solo 1 euro ai pugliesi, cosa che ha portato a una dura protesta dei contadini nel luglio 2021: hanno gettato a terra il proprio prodotto piuttosto che sottostare a questa non scritta legge di mercato. Hanno ottenuto un aumento di 80 centesimi ma è ancora troppo poco per la sostenibilità del prodotto. Tommaso Battista, presidente di Copagri Puglia, ha detto al Nuovo Quotidiano di Puglia che questa è una vera speculazione di mercato.

Perché le ciliegie sono così costose

Le ciliegie sono deliziose, offrono tanti benefici per la salute ma sono effettivamente molto costose. Quest'anno c'è un aumento dei prezzi, è vero, ma in realtà sono sempre state tra i frutti più cari di tutto il banco alimentari. Cerchiamo di capire cos'è che fa lievitare così tanto il prezzo di questi deliziosi gioielli della natura.

  1. Il primo motivo è la stagionalità: le ciliegie vivono per pochissimo tempo. I primi frutti arrivano sul mercato a un prezzo altissimo, poi si abbassano dopo un po' e si rialzano verso la fine. Il periodo di vendita è ridotto anche dalla fioritura degli alberi: dal momento in cui i ciliegi producono i frutti e vengono poi raccolti, c'è bisogno di un tempo tecnico per far arrivare il prodotto nei negozi. La stagione delle ciliegie va e viene abbastanza rapidamente.
  2. La forza lavoro è fondamentale: i ciliegi sono alberi molto difficili da gestire, sono delicati e possono essere coltivati solo in alcune aree del nostro Paese. Le aziende agricole in grado di offrire uno standard elevato sono pochissime, tutto il raccolto è soggetto alle condizioni metereologiche e vanno tutte raccolte a mano, una per una. Questo processo è molto costoso.
  3. La quota delle ciliegie biologiche è bassissima proprio in virtù della difficoltà nella coltivazione. I frutti sono perfetti incubatori di funghi e i fungicidi per le ciliegie sono molto costosi. Un buon prodotto chimico ha un impatto davvero significativo sul costo complessivo degli agricoltori. Più costano al contadino, più pagherà il consumatore finale.
  4. I cambiamenti climatici e le precipitazioni abbattono il raccolto. Anche le gelate distruggono gli alberi ma purtroppo tutto questo non può essere controllato: solo un'annata con condizioni climatiche perfette potrebbe portare a un gran raccolto e alla diminuzione del prezzo delle ciliegie. Purtroppo con tutti i cambiamenti climatici a cui assistiamo quotidianamente, questo sembra più un miraggio che una possibilità.
  5. Ultimo ma non ultimo: il trasporto, che costava tantissimo anche prima dell'invasione russa ai danni dell'Ucraina. Le ciliegie vanno trasportate con delicatezza, in appositi vani frigo. Per questo stesso motivo c'è una grande varietà di prezzo a seconda della regione in cui vivi: ci sono centinaia di varietà di ciliegie in Italia anche se quelle vendute in massa sono solo una decina. Quasi tutte vengono da Puglia, Campania, Emilia-Romagna, Veneto e Lazio: queste cinque regioni rappresentano il 91% dei terreni coltivati a ciliegie in Italia e sono responsabili dell'85% del prodotto. Va da sé che in queste regioni le ciliegie costino un po' di meno, soprattutto in Campania la cui produzione è quasi tutta per la vendita interna.
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