Quasi sempre è dovuto a una pizza di scarsa qualità: un impasto non ben maturato o ingredienti scadenti portano alla sete ma a volte è colpa delle nostre scelte.
Molte persone dicono che una pizza si giudica il giorno dopo averla mangiata: questo perché bisogna vedere come ci fa "affrontare la notte". La pizza ci gonfia? Ci fa venire sete? Soprattutto quest'ultima è una discriminante davvero forte nel mondo dei lievitati. Moltissime persone sono infatti sopraffatte da un'improvvisa sete notturna: è tutto vero, non è un falso mito, la pizza fa venire sete se non è fatta bene. Per valutare una buona pizza questa può essere effettivamente una discriminante, ma bisogna stare molto attenti coi giudizi: non sempre è colpa delle pizzerie, a volte è colpa nostra.
La pizza può far venire sete per una moltitudine di motivi. Quasi sempre è colpa dell'impasto: non della lievitazione, ma della maturazione sbagliata. Una farina troppo forte usata per una pizza che matura per poco tempo può dare questo risultato. Durante la maturazione gli enzimi idrolitici presenti nella farina, attivati dall'acqua, scompongono amidi e proteine in zuccheri semplici che vanno poi ad alimentare il lievito per il processo della lievitazione. Una maturazione corretta è in grado di gestire tutti questi passaggi bloccando a dovere il processo di lievitazione. Per farlo bisogna abbassare la temperatura dell'ambiente in cui l'impasto riposa (basta metterlo in frigo): una volta completato il processo di maturazione e fatta la stagliata, cioè la divisione dei panetti, si ultima la lievitazione a temperatura ambiente. Se uno di questi passaggi viene effettuato maldestramente è molto probabile che la pizza causi la fastidiosa sete notturna.
A peggiorare le cose c'è l'uso del sale e l'idratazione dell'impasto: il sale uccide il lievito e blocca tutto il processo, un po' come farebbe il frigorifero. Questo passaggio non è sbagliato in senso assoluto, dipende sempre dal singolo caso, ma un eccesso di sale porta naturalmente alla sete. L'idratazione dell'impasto è fondamentale anche per rimediare a questo inconveniente: l'acqua, infatti, permette di stabilizzare gli alveoli della pizza nella cottura in forno e ridurre la carica salina del piatto.
Altro elemento fondamentale da tenere a mente sono gli ingredienti: non parliamo solo del topping, anche un'acqua sbagliata o più probabilmente una farina di scarsa qualità possono provocare la sete dopo aver mangiato la pizza. C'è poi il capitolo del condimento vero e proprio: ci sono degli elementi che fanno venir sete anche mangiati da soli, basti pensare a pizze classiche come diavola o capricciosa che con i loro salumi aumentano di molto il sale nel prodotto. Il gusto può essere anche equilibrato, il "post-cena" è invece molto soggettivo. Ricorda, infine, che l'alcol porta il nostro corpo alla disidratazione: bere vino o birra "prosciuga" le nostre riserve e può portare ad una sete eccessiva.
La sete notturna è quindi, nella stragrande maggioranza dei casi, colpa del pizzaiolo che non ha saputo gestire alla perfezione questa moltitudine di elementi. Una piccola responsabilità ce l'abbiamo anche noi però: se dopo aver mangiato la pizza ci concediamo un dolce dessert o eccediamo nell'alcol dobbiamo poi tener conto di questi due fattori quando "giudichiamo" il locale in cui siamo stati.