Si chiama "slurp" ed è un comportamento socialmente accettato: anzi, non rumoreggiare mentre mangi il ramen potrebbe essere considerata un'offesa verso lo chef. Ecco perché.
In Giappone, il ramen non è solo un piatto, ma un'esperienza sensoriale che coinvolge tutti i sensi. Una delle caratteristiche più distintive di questa zuppa di noodles è il modo in cui viene consumata: con un sonoro risucchio. Questo gesto, che potrebbe sembrare insolito o addirittura scortese in altre culture, è invece profondamente radicato nella tradizione giapponese e ha un significato sia pratico che culturale.
In Giappone, il ramen si mangia con il risucchio per diversi motivi culturali e pratici. Aspirare i noodles rumorosamente è considerato un segno di apprezzamento per il piatto, dimostrando che si sta gustando il pasto con piacere. Questo comportamento, noto come slurp, ha anche una funzione pratica: aiuta a raffreddare i noodles dal brodo bollente, rendendo più facile e piacevole mangiare.
Aspirando vigorosamente i noodles, inoltre, si vaporizzano gli aromi del brodo, stimolando i recettori della gola e del naso e rivelando tutti i sapori nascosti della zuppa. Questa pratica, che risale al periodo Edo (1603-1867), è considerata un segno di gradimento e di condivisione del pasto, e riflette l'attenzione giapponese per i dettagli e l'esperienza culinaria: si diffuse per gustare meglio i sapori della soba fredda, un tipo di noodle di grano saraceno. Infine, mangiare rumorosamente il ramen è un modo per condividere l’esperienza del pasto, creando un’atmosfera conviviale e dimostrando gratitudine per il cibo.
In generale, fare rumore mentre si mangia o si beve in Giappone è un comportamento accettato e spesso considerato un complimento verso il cuoco. Il ramen, infatti, non è l'unico piatto che si mangia facendo rumore: in generale tutti i piatti brodosi, ma anche i noodles asciutti vengono consumati in questa modalità.
Non assaggiare questa pietanza allo stesso modo degli spaghetti: per gustare il ramen come fanno gli autoctoni, devi essere più rumoroso possibile perché sarebbe quasi un segno di maleducazione non farlo. In alcune circostanze, il gesto potrebbe anche essere perdonato in quanto turisti.