I taglieri sono uno strumento utilissimo in cucina, ma richiedono una serie di accortezze che di solito si applicano alle cucine professionali, ma che dovresti imparare ad adottare anche tu. Uno di questi è usare taglieri di colori diversi: sai perché è una pratica importante?
Che sia una cucina professionale o la tua cucina di casa, c’è uno strumento che non mancherà mai in nessuna delle due: i taglieri, fra gli utensili più diffusi e utilizzati nel mondo della gastronomia. I taglieri sono fondamentali per tritare, sminuzzare gli alimenti che devi cucinare, ma forse non sai che sono anche tra gli attrezzi da cucina che possono diventare più pericolosi.
Se sono di materiale non adatto (il legno per esempio, molto diffuso nella vita quotidiana ma vietato nelle cucine professionali) o se non vengono puliti a dovere possono diventare un ricettacolo di batteri. Non solo: usare lo stesso tagliere per diversi tipi di alimenti può provocare la contaminazione crociata, che a sua volta può portare serie intossicazioni alimentari.
Proprio per questo l’HACCP ha studiato un sistema semplice e efficace per prevenire questo problema: i taglieri colorati. Lo sapevi che il colore dei taglieri non è casuale, ma corrisponde a un vero e proprio codice universalmente riconosciuto? Ti spieghiamo tutto quello che c’è da sapere riguardo a questo sistema.
HACCP è l'acronimo di Hazard Analysis and Critical Control Points, ovvero Analisi dei Rischi e Punti Critici di Controllo: si tratta, in sostanza, di un sistema di sicurezza alimentare che permette di identificare, valutare e controllare i rischi che possono compromettere la salubrità dei prodotti. Grazie alla serie di norme previste dall’HACCP i problemi possono essere prevenuti invece che risolverli dopo che si sono verificati.
L’assegnazione di un colore specifico a ciascun tagliere rientra proprio in quest’ottica e serve, principalmente ad evitare la contaminazione crociata. Usando lo stesso tagliere per ogni alimento, i batteri di uno che rimangono sulla superficie potrebbero andare a diffondersi in tutti gli altri alimenti che taglierai dopo. Se, invece, ogni alimento ha il suo specifico tagliere, identificato da un preciso colore, la contaminazione verrà evitata. Non solo, questo è anche utile se devi cucinare tenendo a mente particolari allergie o norme alimentari (per esempio quelle della cucina kosher), dove la contaminazione tra alimenti è da evitare per motivi di salute o di cultura e religione.
Inoltre avere uno specifico colore per ogni tagliere permette di avere un ambiente di lavoro più ordinato e igienico, nelle cucine professionali aiuta anche a individuare facilmente le diverse aree di lavoro in cui è organizzato l’ambiente e aiuta anche a organizzare il resto dell’attrezzatura. Molti, infatti, applicano i colori dei taglieri anche ad altri utensili da usare per lo stesso alimento indicato dal tagliere, per esempio su manici di coltelli e cucchiai, su palette, mestole e contenitori.
Il sistema HACCP ha scelto di utilizzare colori di facile riconoscimento, colori vivaci che permettano di capire immediatamente il tipo di alimento a cui è destinato a ciascun tagliere. Per questo i colori sono stati assegnati alle varie categorie di prodotto anche seguendo una facile associazione mentale:
I taglieri esistono di diversi materiali, ma di solito quelli colorati sono realizzati in plastica o silicone, materiali molto resistenti, facile da pulire e in grado di non assorbire gli odori. Questo perché sono pensati soprattutto per l’utilizzo in cucine professionali, dove il legno non si può usare in quanto è un materiale che assorbe con facilità le sostanze liquide e le rende difficile da rimuovere, con la possibilità che nel corso del tempo si creino colonie batteriche, con rischio anche di contaminazioni incrociate tra taglieri nuovi e più usurati.