Tra le tipologie di riso alternative a quello bianco classico è sempre più diffuso e amato il riso dai chicchi neri. È il riso venere, un prodotto benefico completamente privo di glutine e ricchissimo di vitamine, minerali e antiossidanti.
Il riso è uno degli alimenti che l’uomo coltiva e consuma da più tempo, in particolare in Italia è entrato da secoli a far parte della nostra cultura gastronomica portando la nascita di ricette deliziose, come l’iconico risotto da cucinare con gli ingredienti più vari. Ma se sei stanco del solito riso bianco perché non provare qualcosa di nuovo? Di varietà di riso ne esistono più di una e ciascuna ha il suo particolare impiego culinario.
Una di quelle che si sta diffondendo sempre di più è il riso Venere (dal nome della varietà più famosa, diventata sinonimo di riso nero qui in Italia). Riconoscerlo è facile per la sua caratteristica estetica più rappresentativa, ovvero i chicchi di un colore completamente nero. Profumato e saporito, il riso venere è originario della Cina, è una varietà di riso integrale e fa parte della tipologia antica e pregiata della specie Oryza sativa e oggi trova ampio spazio nelle coltivazioni italiani, soprattutto nella zona Pianura Padana, in particolare in Piemonte, e nella Valle del Tirso in Sardegna.
Oltre alle sue qualità organolettiche particolari, soprattutto la sua consistenza tenace e il suo sapore leggermente salato, il riso venere è apprezzato perché ha molte virtù benefiche per l’organismo essendo ricco di vitamine, minerali, antiossidanti e altri nutrienti utili per un buon funzionamento del corpo. Inoltre è molto versatile in cucina e si presta a tantissime preparazioni diverse, compreso il sushi. Ecco tutto quello che devi sapere sul riso venere, sulle sue proprietà e su come utilizzarlo per cucinare.
Il riso venere o riso nero spesso viene consigliato al posto del riso bianco classico perché è un vero e proprio scrigno di benessere. Prima di tutto la cottura e il raffreddamento del riso nero stimolano quello che viene chiamato “amido resistente”, un composto che si comporta come le fibre e che quindi è molto utile a mantenere e sviluppare la flora batterica intestinale, favorendo la crescita dei batteri buoni.
Il riso venere ha anche il vantaggio di non contenere glutine, quindi è consumabile anche da chi soffre di intolleranze e allergie, e ha un basso contenuto di zuccheri. Dal punto di vista nutrizionale presenta un profilo ricchissimo: al suo interno si trovano tante vitamine (soprattutto del gruppo B, essenziali per il metabolismo energetico e la funzione nervosa) e sali minerali, soprattutto magnesio e potassio che sono molto utili nel contrastare stanchezza e stress, ma anche molto ferro, rendendolo utile nel combattere lievi forme di anemia.
Dalla particolare capacità saziante, il riso nero contiene anche triptofano, amminoacido essenziale molto utile per la regolarità del sonno e dell'umore, e come tutti gli alimenti che vanno dal viola al blu al nero è un concentrato di antociani: sono il motivo per cui i chicchi hanno questo particolare colore scuro, ma donano a questo riso anche grandi proprietà antiossidanti, un aiuto per combattere i radicali liberi, proteggere le cellule dai danni e nel prevenire alcune malattie croniche.
Oltre all’evidente differenza di colore e alla differenza di sapore – con il riso venere che risulta più salato rispetto al riso classico – le due varietà si distinguono proprio per il loro profilo nutrizionale. In generale il riso venere contiene più vitamine e fornisce una maggiore quantità di proteine, in particolare della lisina che è un aminoacido di solito poco presente nei cereali, contiene meno zuccheri e non ha glutine, oltre ad assicurare una quantità superiore di ferro rispetto al riso bianco che, essendo raffinato, spesso perde molti dei suoi nutrienti. Il riso bianco ha il vantaggio di essere molto meno calorico (100 grammi di riso nero contengono infatti 377 calorie, contro le 130 calorie del riso bianco), di cuocere più velocemente rispetto al riso nero che richiede circa 30-40 minuti di cottura e di avere un costo di mercato inferiore.
Il riso venere è molto versatile in cucina e si presta a tante preparazioni diverse, sia ricette etniche sia preparazioni più raffinate. Puoi consumare il riso nero sia caldo che freddo, ma ricorda che non è un riso adatto ai risotti perché ha dei tempi di cottura molto lunghi e perché ha un basso livello di amido, dettaglio che non permette di ottenere l’effetto cremoso tipico dei risotti.
I chicchi del riso venere rimangono ben separati tra di loro, caratteristica che lo rende ideale per piatti freddi come una ricca insalata di riso o anche una gustosa poke bowl. Uno degli abbinamenti più utilizzati per il riso venere è quello con il pesce: prova ad abbinarlo con gamberi e pomodorini o con gamberetti e zucchine per un primo gustoso e saporito, oppure uniscilo a un mix di sapori di marecome cozze, mazzancolle, calamari, polipetti veraci e pomodorini.
Se ti senti particolarmente ispirato puoi usare il riso venere anche in piatti più creativi, per esempio sostituendolo al classico riso degli arancini oppure usandolo come base per una originalissima pizza di riso.