Perché il tè cambia colore quando viene aggiunto del succo di limone? Quali processi chimici avvengono nell'infuso? Mettere del limone nel tè, inoltre, è consigliato oppure no?
Il limone: un ingrediente semplice, utilizzato comunemente per aromatizzare e dare quel tocco di acidità in più a ricette o bevande. Chi di noi non si è mai fatto anche una banale acqua e limone, solo per fare un esempio, e chi sapeva come proprio questo agrume sia capace di rivelare capacità insospettabili? Perlomeno da un punto di vista prettamente chimico. Avete fatto mai caso, infatti, che anche poche gocce di limone nel tè (in quello nero nero offre un maggiore contrasto cromatico) la bevanda cambia, come per magia, il suo colore?
Un cambiamento di colore che si nota soprattutto con il tè nero, per ovvie ragioni, ma comunque riscontrabile anche con altre tipologie più chiare. Ma per quale motivo qualche goccia di limone riescono a schiarire questa bevanda? Quali sono i processi chimici che avvengono nel liquido? Quali le reazioni alla base di tale processo? Cerchiamo di spiegarlo nel modo più semplice possibile.
Il colore scuro, tendente al bruno, del tè nero è dato essenzialmente dalle tearubigine, molecole che fanno parte della famiglia dei polifenoli (stesse sostanze che si trovano anche nell'olio extravergine di oliva e nel vino, soprattutto rosso). Si tratta di sostanze scure, che cambiano colore quando si modifica il ph dell'ambiente in cui si trovano. Ed è proprio qui che gioca un ruolo fondamentale il limone con le sue caratteristiche.
Il succo di limone contiene vari acidi, su tutti l’acido citrico. È questo il principale responsabile del cambiamento di colore del liquido: l'acido citrico infatti abbassa il ph della bevanda, producendo una soluzione più acida alla base del mutamento cromatico. Tanto più visibile quanto è scuro il tè in cui si aggiunge il succo.
Scienza a parte, il mondo dei consumatori si divide in chi beve il tè con il limone e chi invece no. Qual è la scelta migliore? Per i puristi del tè non ci sono dubbi: soprattutto quelli più pregiati non andrebbero ‘allungati' con altre sostanze (come anche zucchero o caffè), capaci di alternarne il sapore pregiudicandone la degustazione.
Per apprezzare appieno il gusto del tè, insomma, meglio non aggiungerci nulla. A livello nutrizionale però pare come l'utilizzo del limone sia consigliato. Il suo succo infatti contribuirebbe a una migliore assimilazione delle sostanze antiossidanti contenute nella nostra bevanda, soprattutto per quanto riguarda il tè verde. La vitamina C presente nel limone, inoltre, funziona da amplificatore naturale degli effetti antiossidanti del tè.