Ti sei mai chiesto, aprendo un sacchetto di patatine, questo fosse riempito solo a metà? Non si tratta di "avarizia", ma di un metodo ben preciso per conservarle. L'altra metà del sacchetto, infatti, non è vuota.
Il pacchetto di patatine da aperitivo è una perfetta metafora del dilemma "mezzo vuoto – mezzo pieno": a seconda delle inclinazioni filosofiche, puoi vederla in un modo o nell'altro. Ma oggi ti sveliamo un segreto: in realtà quel pacco è mezzo pieno.La metà inferiore del pacco, infatti, è pieno di patatine, quella superiore viene invece riempita, ma non semplice aria, altrimenti andrebbero a male. Ecco perché i pacchi delle patatine in busta non sono mezzi vuoti, ma mezzi pieni, e cosa contengono in realtà nella parte "invisibile".
Se anche tu almeno una volta nella vita ti sei chiesto perché nella tua busta di patatine ce ne siano così poche oggi ti diamo una spiegazione: il pacco di patatine deve essere necessariamente mezzo vuoto. L'aria che riempie il sacchetto non è infatti "aria normale", altrimenti l'ossigeno renderebbe le patatine immangiabili.
La metà che non vedi, infatti, contiene nella maggior parte dei casi si tratta di azoto, cosa che serve a conservarle in uno specifico modo ed evitare il proliferare dei batteri. In pratica, con l’azoto, non solo le patatine restano croccanti e gustose pure dopo mesi, oltre a non rompersi durante il trasporto. Il vuoto che vediamo nella busta, quindi, ha uno scopo ben preciso: lo slack fill, il riempimento "vuoto" è in realtà a vantaggio del consumatore perché aiuta le patatine a mantenere tutta la croccantezza e a limitarne le spaccature.
Si possono usare anche altri gas che hanno le stesse proprietà dell’azoto, si tratta di una scelta aziendale: ma non c'è niente di cui preoccuparsi perché si tratta naturalmente di gas non dannosi per la salute. Per quanto riguarda le patatine, invece, meglio non farne un abuso, ci limitiamo a dire questo. Insomma, per anni ci siamo lamentati del sacchetto vuoto e invece le aziende lo fanno per il nostro bene.