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18 Marzo 2020 15:00

Perché cucinare dolci aiuta a combattere l’ansia da isolamento

Nel tentativo di mitigare il numero di contagi da COVID-19, siamo tutti confinati nelle nostre case, con divieto assoluto di contatti con l’esterno, se non per motivi urgenti o di lavoro. Trascorrere del tempo sereno, senza lasciarsi prendere dall’ansia può sembrare un’impresa davvero impossibile. Per fortuna ci viene in soccorso il cibo, o meglio i dolci. L’arte di infornare dolci è riconosciuta come ottimo metodo antistress, capace di ridurre l’ansia e renderci subito più sereni.

A cura di Roberta Gatta
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Nel bel mezzo di una pandemia che ci costringe a restare in casa, siamo tutti impegnati nella ricerca di ogni mezzo necessario per placare la nostra ansia da quarantena, rimandando quanto più possibile tutti gli interrogativi riguardo ciò che ci riserverà il futuro. Tra la moltitudine di attività che si possono fare in casa, vista l'abbondanza di tempo libero, cucinare dolci sembra essere quella preferita da grandi e piccini.

In Cina e in Corea del Sud, paesi che prima di noi hanno affrontato l’incubo del contagio da COVID-19, i cittadini confinati nelle loro case, hanno combattuto l’ansia a suon di ricette dolci da sfornare, per trascorrere quel tempo che sembra essere sempre uguale.

A giudicare dalla quantità di contenuti che fioccano ogni giorno nelle varie feed di Instagram, non sorprende che coloro che sono bloccati a casa, senza sapere quando questo isolamento finirà, siano alla continua ricerca di ricette dolci per trascorrere il tempo.

La rete infatti ci viene in aiuto grazie a lezioni di cucina online dei più famosi pastry chef, video ricette e utilizzi creativi di ingredienti di recupero. Basta soffermarsi tra gli hashtag più popolari per trovare le ricette di torte, biscotti e crostate, che i reclusi di tutto il mondo si stanno divertendo a sfornare in questi giorni.

Lo studio americano e il Procrastibaking

L'abitudine di molti di cucinare dolci come antidoto all’ansia e allo stress non è una novità. Già nel 2018, un articolo della giornalista americana Amanda Mull sulla rivista Atlantic, riprendendo il sondaggio annuale dell'American Psychiatric Association, sottolineava l’incremento dello stato di ansia da un anno all'altro nei cittadini americani e come, in un momento in cui le persone si sentivano davvero smarrite, la pratica di cuocere dolci potesse alleviare tale condizione.

Come sostituire il lievito nei dolci

Cucinare dolci per alleviare l'ansia è una pratica sorprendentemente comune che ha acquisito anche un nome: procrastibaking, ossia la pratica di cuocere qualcosa di completamente inutile, con l'intenzione di evitare la realtà. Procrastinare è una strategia inconsciamente impiegata che ci fa sentire protetti, utili e virtuosi nel presente, mentre ci distrae dal futuro. Proprio quello che ci vuole in questo momento.

La pratica di cucinare dolci è molto diffusa anche tra i Millennials americani. Dal momento che i lavori per i giovani si concentrano soprattutto su Internet, coloro che li svolgono possono facilmente sentirsi alienati e la soddisfazione di creare qualcosa interamente a mano, può fornire un importante supporto per l’equilibrio mentale.

In che modo la cottura di dolci influisce sull’ansia?

Impastare, tritare, sbattere, montare: un'arte o un veicolo di sfogo, in ogni caso una attività creativa. Cucinare golosi dolci, infatti, allevia l’ansia in diversi modi.

  • Prima di tutto, qualsiasi attività manuale ha un effetto calmante sul nostro corpo, che non è dato semplicemente dal lavoro fisico, ma da quei movimenti costanti che aiutano a staccare per un po’ dalle preoccupazioni.
  • È un'attività basata sulla consapevolezza, perché assorbe completamente la nostra concentrazione, mantenendoci saldamente radicati nel qui e ora. In questo modo, cucinare dolci assume un vero e proprio aspetto terapeutico, vicino alla meditazione e alle attività basate sulla consapevolezza.
  • Da non trascurare poi è la componente creativa che stimola la nostra immaginazione allontanandoci dai cattivi pensieri.

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Cucinare dolci per non comprarli

In un momento in cui si fa la corsa ai supermercati per le scorte alimentari, dolci e prodotti da forno cadono nel fondo della lista della spesa, per dare spazio a generi di prima necessità. Anche in termini nutrizionali, eccedere con il consumo di snack o prodotti dolci confezionati, proprio adesso che si consiglia un’alimentazione sana, volta ad aumentare le difese immunitarie, non è proprio il massimo. Ma se latte, farina, burro e uova non devono mancare in casa, nessuno ci vieta di cucinare dei biscotti o delle torte. Lo scopo di questa attività apparentemente frivola, è quello di staccare per un attimo da una realtà alquanto dura da affrontare, a favore del nostro benessere mentale e delle nostre papille gustative.

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