In testa ai filari dei vitigni si intravedono sempre delle rose dai colori sgargianti: non stanno lì perché sono belle ma perché sono le sentinelle della vite.
Il turismo sta mutando moltissimo negli ultimi anni e di grande tendenza sono le visite alle vigne. Quasi tutti sono sorpresi da un elemento presente nella maggior parte dei vigneti e che sembra avulso dal panorama circostante: dei grandi cespugli di rose rigogliose all'ingresso delle vigne. Per quale motivo le rose vengono piantate nei vigneti? La spiegazione non è affatto romantica, anche se questi fiori tanto iconici ci fanno immediatamente pensare alla dolce metà. Le rose sono delle perfette sentinelle per la vite, per questo si trovano lì.
Così come un bravo scacchista sa quando sacrificare i propri pedoni, un bravo viticoltore sa quali piante "sacrificare" per salvare la vite. Le rose piantate in testa ai filari non sono un semplice vezzo estetico né una tradizione che si tramanda di generazione in generazione (almeno non del tutto). Le rose sono le sentinelle del vigneto. C'è da dire che un tempo, soprattutto in Francia, le rose avevano anche un'altra funzione: segnalavano ai cavalli quando girare senza travolgere le colture. Oggi il motivo è squisitamente tecnico.
La rosa è la pianta spia migliore in circolazione per salvare le viti e il raccolto. Funge infatti da sentinella perché è esposta alle stesse malattie, carenze minerali e parassiti della vite ma ha una resistenza a questi agenti molto inferiore. D'altra parte è risaputo che le rose siano delicate. Le rosacee hanno quindi la funzione di "termometro" per vedere se la vite ha la "febbre". Se la pianta si ammala, gli agricoltori hanno il tempo per intervenire sul vigneto ed evitare che il problema si diffonda tra tutti gli altri vegetali risultando fatale per la vendemmia.
Bisogna comunque dire che oggi molte grandi aziende le piantano effettivamente per tradizione e perché le rose sono belle. Danno colore e rendono tutto il panorama "più instagrammabile", cosa che in tempo di enoturismo sembra fondamentale per gli avventori. Esistono ovviamente delle tecnologie molto precise che rendono la "sentinella" non più necessaria. Nonostante gli sviluppi tecnici quella delle rose è ancora una pratica molto diffusa, soprattutto tra i vignaioli più tradizionalisti e le cantine più piccole che non possono permettersi grossi investimenti.