Mari, montagne, il più alto vulcano d’Europa e… tanto buon vino. La Sicilia enoica ha conquistato Forbes: il noto magazine statunitense ha eletto la Trinacria come principale territorio italiano per la produzione del vino.
Niente Piemonte, niente Toscana. La principale Regione vinicola italiana è la Sicilia. Questo almeno è il responso dato da Forbes: la nota rivista statunitense dopo aver inserito tre ristoranti del Belpaese tra i migliori al mondo (tra quelli recensiti nell'ultimo anno), prosegue nell’esaltazione del Made in Italy eleggendo la Trinacria come principale territorio votato al vino nostrano.
La motivazione è legata sia al quantitativo di ettari vitati in Sicilia (qui il numero più alto, 98mila, proprio davanti a Piemonte e Toscana) sia alle numerose tipologie di vino prodotte sull’isola. La quale, anche per la sua posizione geografica, viene considerata dagli autori di Forbes un “continente viticulturale”.
Non solo quantità, ma anche qualità: gli esperti di Forbes sono rimasti stregati dalle etichette siciliane, dal gusto di vini dal sapore mediterraneo, ricchi di una freschezza ed eleganza capaci di differenziarli dagli altri prodotti del Sud Italia. Forbes in particolare mette in risalto la capacità degli agricoltori siciliani di saper sì trattare, specialmente negli ultimi 30 anni, uve internazionali, ma di aver recentemente rilanciato (anche grazie al Consorzio Sicilia Doc, il quale racchiude 500 coltivatori) pure prodotti autoctoni (70 gli uvaggi nativi) e di qualità, realizzati in modo sostenibile, in grado di dare nuova linfa alla biodiversità del territorio. Oggi, inoltre, circa il 34% dei vigneti è coltivato in regime biologico.
Per Forbes, insomma, non ci sono dubbi: la Regione isolana rappresenta una meta da non perdere in questo 2022 per tutti gli amanti del vino. “La Sicilia è pronta a brillare nel 2022 e oltre” si sbilancia la nota rivista a stelle e strisce. Ennesimo bel riconoscimento per il nostro Paese, dopo che Tripadvisor ha eletto Roma come migliore destinazione enogastronomica per il 2022. L'Italia del mangiare e del bere, insomma, continua a raccogliere premi internazionali. E siamo solo all'inizio di quest'anno.