Peperone bianco mantovano: cos’è e come si usa in cucina

Lo chiamavano “nobile bianco” e basta assaggiarlo per capire il perché di questo soprannome. Il peperone bianco mantovano è il più elegante tra i peperoni, con la sua forma aggraziata, il colore verde/giallino così tenue da sembrare bianco e il sapore delicato che quasi non lo fa sembrare un peperone. Tipico della bassa Pianura Padana, in particolare del territorio tra Mantova e Piacenza, il peperone bianco mantovano è un prodotto di nicchia diffuso solo nel suo territorio di appartenenza, ma sono sempre di più gli intenditori che lo stanno riscoprendo.

Il merito va soprattutto alla sua incredibile digeribilità, molto più alta rispetto a quella di tutte le altre varietà di peperoni, motivo per cui questo peperone è ottimo da mangiare crudo quando ancora è croccante e poco maturo, ma anche al suo gusto, che ricorda vagamente il peperone verde ma molto più delicato.

Che cos’è il peperone bianco mantovano

Il peperone bianco mantovano è un particolare tipo di peperone strettamente legato al suo territorio di origine. Più piccolo, chiaro e delicato degli altri peperoni, è una varietà che si tramanda nella bassa Pianura Padana dai primi anni del XX secolo.

Originariamente era coltivato in tutto il territorio tra Mantova e Piacenza, ma anche nell’area di Parma, oggi le coltivazioni sono collocate soprattutto nell’Oltrepò mantovano, dove rimane comunque un prodotto di nicchia disponibile per l’acquisto solo recandosi dagli agricoltori locali.

Particolarmente amato da chi si occupa di cucina gourmet per via del suo sapore delicato e della sua alta digeribilità, il peperone bianco mantovano è anche interessante dal punto di vista storico, tanto da essere stato oggetto di ricerca da parte di alcuni docenti e ricercatori dell’Università di Pavia e inserito nella pubblicazione "Le varietà agronomiche lombarde tradizionali a rischio di estinzione o di erosione genetica Ortive e cerealicole: uno sguardo d’insieme" (Pavia University Press, 2019).

Caratteristiche e proprietà del peperone bianco mantovano

Il peperone bianco mantovano nasce da una piantina a ciclo annuale che viene messa in terra nel mese di maggio e già produce i suoi frutti a partire da metà giugno, a patto che il terreno sia ben concimato e costantemente irrigato. Il frutto che si ottiene è il nostro peperone bianco, così chiamato per via della sua buccia molto chiara che però vira verso il colore rosso mattone quando è completamente maturo. Il peperone è piccolino, dalla forma allungata e solitamente si raccoglie quando non è maturo: in questo momento, infatti, la polpa è sottile e croccante e il sapore molto delicato.

Dal punto di vista nutritivo il peperone bianco mantovano è un ottimo alleato per l’organismo. Rispetto ad altri ortaggi contiene molta più vitamina C ed è anche un buon concentrato di vitamina P, che insieme vanno a rafforzare il sistema cardiovascolare, rendendo più robusti ed elastici i vasi sanguigni. Non mancano, nella composizione del peperone bianco mantovano, anche vitamine dei gruppi A, E e B, e sali minerali come iodio, ferro, fluoro e zinco.

Usi in cucina del peperone bianco mantovano

Il modo migliore per gustare il peperone bianco mantovano è a crudo: è molto croccante ed estremamente digeribile quando è immaturo, motivo per cui normalmente si aggiunge, tagliato a rondelle a ogni tipo di insalata. Un altro modo alternativo di preparalo e conservarlo è marinato in una miscela di vino, aceto e sale: con questa preparazione potrai avere a disposizione il peperone bianco a lungo e aggiungerlo non solo alle insalate, ma per esempio anche alla pasta fredda o alle insalate di riso.

La cottura del peperone bianco mantovano ne riduce di molto le qualità, in particolare quella della digeribilità, ma questo non vuol dire che non puoi usarli anche in ricette cotte: per esempio lo puoi preparare ripieno di carne e poi cuocerlo al forno, oppure puoi prepararlo gratinato.

Con il peperone bianco mantovano cotto puoi anche preparare una crema: ti basterà tritarlo insieme a parmigiano, formaggio cremoso e mandorle tostate per avere un condimento goloso da usare per condire la pasta, accompagnare le patate bollite o da spalmare sul pane bruschettato.