Le penne all’arrabbiata sono un primo tipico della cucina romana. Piatto diffusissimo in tutto il territorio laziale, divenuto ormai un’istituzione anche oltre i confini regionali, si caratterizza per il sapore deciso e piccante, e per la facilità di esecuzione. Per realizzarle a regola d’arte, come per tutte le ricette che richiedono pochi e semplici ingredienti, è fondamentale più che mai la scelta delle materie prime: polpa di pomodoro di primissima qualità, penne rigate essiccate lentamente e trafilate al bronzo, Pecorino Romano Dop, stagionato 5 mesi e dal gusto lievemente pungente, aglio, prezzemolo e, soprattutto, peperoncino fresco.
Una volta preparato un sughetto con un buon grado di piccantezza, questo viene utilizzato per condire la pasta, scolata al dente e mantecata in padella insieme a una generosa manciata di pecorino: il risultato sarà una portata gustosissima e veloce da portare in tavola, perfetta per un pranzo in famiglia dell'ultimo minuto o per una serata tra amici, magari da gustare a mezzanotte, al posto della classica spaghettata, in abbinamento a un buon calice di vino rosso corposo.
Pietanza economica e popolare, a base di ingredienti semplici e poveri, l'arrabbiata, al pari di carbonara, amatriciana e cacio e pepe, è una delle paste più amate e servite nelle osterie della Capitale. A piacere puoi utilizzare il peperoncino in polvere al posto di quello fresco oppure, per una variante meno sapida, puoi omettere il pecorino.
Sembra che l’appellativo “arrabbiata”, attribuito alle penne, sia dovuto al fatto che, mangiandone un piatto, si diventi rossi e paonazzi in viso come quando si è in preda a un attacco d’ira o, appunto, come quando si è arrabbiati. Effettivamente le penne all’arrabbiata, per la presenza di aglio e abbondante peperoncino, si caratterizzano per il sapore particolarmente piccante e deciso ma, decisamente, molto gustoso.
Scopri come preparare le penne all’arrabbiata seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ti è piaciuta questa ricetta cimentati anche con altri primi piccanti:
Scalda l'olio in una padella antiaderente e fai rosolare lo spicchio d'aglio tritato e il peperoncino 1, precedentemente lavato e mondato.
Scalda l'olio in una padella antiaderente e fai rosolare lo spicchio d'aglio tritato e il peperoncino 1, precedentemente lavato e mondato.
Aggiungi quindi il pomodoro 2 e lascia cuocere, su fiamma dolce, per circa 15-20 minuti.
Aggiungi quindi il pomodoro 2 e lascia cuocere, su fiamma dolce, per circa 15-20 minuti.
Mescola di tanto in tanto con un mestolo di legno 3 per non far attaccare la salsa.
Mescola di tanto in tanto con un mestolo di legno 3 per non far attaccare la salsa.
Aggiusta di sale 4.
Aggiusta di sale 4.
Profuma con un po' di prezzemolo tritato 5.
Profuma con un po' di prezzemolo tritato 5.
E porta a cottura 6.
E porta a cottura 6.
Lessa la pasta in abbondante acqua bollente leggermente salata, scolala al dente e versala direttamente nella padella 7 con il sugo piccante.
Lessa la pasta in abbondante acqua bollente leggermente salata, scolala al dente e versala direttamente nella padella 7 con il sugo piccante.
Mescola accuratamente per amalgamarla al condimento e cospargi con il prezzemolo tritato 8 rimanente.
Mescola accuratamente per amalgamarla al condimento e cospargi con il prezzemolo tritato 8 rimanente.
Spolverizza con una manciata generosa di pecorino grattugiato 9.
Spolverizza con una manciata generosa di pecorino grattugiato 9.
Manteca la pasta per qualche istante 10.
Manteca la pasta per qualche istante 10.
Distribuisci le penne nei piatti individuali 11, porta in tavola e servi.
Distribuisci le penne nei piatti individuali 11, porta in tavola e servi.
Di questo piatto, come ogni ricetta tradizionale che si rispetti, esistono innumerevoli versioni, più o meno vicine all'originale. In Calabria si preparano con peperoncino, pomodorini freschi, cipolla, origano e aglio e, in alcuni casi, salame piccante; a Napoli con i vermicelli al posto delle penne e con una manciata di olive nere a rondelle mentre, in Sicilia, si realizzano con pasta all'uovo, mozzarella, melanzane e, naturalmente, peperoncino.
Poi c'è chi aggiunge un goccino di panna in fase di mantecatura, chi filetti di tonno sminuzzati, chi le prepara in bianco o con i funghi… Insomma c'è solo l'imbarazzo della scelta. L'importante, quale che sia la variante, è che il condimento sia rigorosamente piccante al punto giusto.
Si consiglia di consumare le penne all'arrabbiata ben calde e al momento. In alternativa si conservano in frigo, in un contenitore ermetico, per 1 giorno massimo.