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8 Marzo 2025 16:00

Pellicola trasparente o carta alluminio: quale scegliere?

Ottimi alleati nella conservazione dei cibi, il loro utilizzo dipende dal tipo di alimenti, dalle temperature e anche dal tipo di cottura. Ecco una guida sulle differenze e sul modo migliore di utilizzarle in cucina.

A cura di Arianna Ramaglia
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Sono molti i nostri migliori amici in cucina: dagli utensili, ai contenitori, agli elettrodomestici. E uno dei nostri preferiti – e anche uno dei più utilizzati – è sicuramente la pellicola per gli alimenti. Come sappiamo tutti, ne esistono di due tipi: la pellicola in plastica e quella in alluminio.

Negli ultimi anni, entrambe sono state oggetto di discussione per la loro possibilità di essere nocivi. Se usati con coscienza però possiamo essere sicuri di non correre alcun rischio. Vediamo insieme come e quando usare la pellicola in plastica e quella in alluminio.

Quando usare la pellicola in plastica?

La pellicola trasparente è uno degli strumenti più utilizzati in cucina: che sia per conservare gli alimenti o per proteggere dall’aria un impasto durante la lievitazione, è capace di adattarsi a qualsiasi forma o grandezza. Realizzata in politilene (PE) o in polivinilcloruro di vinile (PVC) non sempre viene utilizzata nel migliore dei modi. Negli ultimi anni è stato addirittura dimostrato che è potenzialmente nociva ma, se utilizzata correttamente, in base alla temperatura e ai tipi di alimenti, non c’è nessun rischio per la nostra salute.

Le pellicole in plastica generalmente non sono adatte al contatto con alimenti né tiepidi né tanto meno caldi. Non va utilizzata con le alte temperature: quelle in PVC non resistono a temperature superiori ai 100 °C, per quelle in politilene invece la temperatura massima si attesta intorno ai 60 °C. Particolarmente adatta a conservare cibi in frigorifero come frutta, carne, pesce e verdura: rispetto all’alluminio, possono rimanere a contatto con gli alimenti molto più a lungo. In generale non va utilizzata in microonde o a contatto con il fuoco perché facilmente infiammabile; esistono però anche delle pellicole che sono adatte all’uso in microonde, basta che sia specificato sull'etichetta.

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Quando usare la carta alluminio?

Si tratta di un lungo foglio sottile organizzato in rotoli di diversa lunghezza. Oggi viene interamente realizzato in metallo, a differenza degli inizi in cui si utilizzava lo stagno – da cui ha preso il nome di carta stagnola, ormai in disuso.

Il metallo è un materiale con un’alta conducibilità termica ed è per questo che può essere utilizzato ad alte temperature. Basti pensare alle cotture al cartoccio in cui l’alimento viene coperto interamente da carta alluminio. In generale, viene spesso utilizzata per le cotture in forno per far sì che il calore si diffonda uniformemente ed evitare quindi che il piatto si possa cuocere, o bruciare, solo da una parte.

È particolarmente adatta poi per conservare alimenti che hanno bisogno di riparo da luce, odori e umidità. Sconsigliato, come suggerito anche dal Ministero della Salute, l’utilizzo per avvolgere alimenti acidi o molto salati come limone, frutta, pomodori, acciughe: a contatto con acido e sale infatti, potrebbe esserci un rilascio di particelle di metallo. Inoltre non è adatta per coprire alimenti a temperatura ambiente per più di 24 ore (fatta eccezione per i cibi solidi secchi come legumi, caffè, cioccolata, spezie e pasta secca); è consigliato quindi riporre gli alimenti in frigorifero dopo le 24 ore.

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