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19 Dicembre 2024 13:00

Pelle del pollo allo spiedo: fa male mangiarla?

La pelle del pollo è ricca di grassi saturi, ma è anche una fonte di gusto. Chi può mangiarla e chi farebbe bene a evitarla? Scopriamo insieme i segreti nascosti dietro la croccantezza della pelle di pollo e se è davvero un peccato perdersela.

A cura di Martina De Angelis
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La pelle del pollo allo spiedo è una delle parti più gustose del piatto, ma è anche quella più ricca di grassi: per questo in molti si chiedono se sia salutare o no mangiarla. Ma cosa contiene, a livello nutritivo, la pelle del pollo? Chi la può mangiare e in quali quantità e chi la deve invece evitare? Ecco tutto quello che devi sapere sulla pelle del pollo allo spiedo o arrosto.

La pelle del pollo allo spiedo: un dilemma gustoso

La pelle croccante del pollo allo spiedo è sicuramente invitante e aggiunge un tocco di sapore in più al piatto. Ma è davvero salutare mangiarla?

La pelle conferisce al pollo un sapore più ricco e gustoso, grazie alla concentrazione di grassi e aromi: è ricca di grassi, che forniscono una buona quantità di energia. La pelle, grazie alla concentrazione di grassi e all'interazione fra proteine e zuccheri che avviene durante la cottura, sviluppa un sapore intenso e aromatico. Se cotta correttamente, diventa croccante e aggiunge una piacevole texture al piatto.

La pelle del pollo allo spiedo, pur essendo gustosa, non rende necessariamente la carne sottostante più succosa. Anzi, spesso accade il contrario: agisce infatti come una sorta di barriera che impedisce all'umidità interna della carne di evaporare durante la cottura. Questo può portare a una carne più secca, soprattutto se la cottura è prolungata. Durante la cottura, i grassi si sciolgono e possono rendere la carne un po' untuosa, ma non necessariamente più umida.

Detto questo, i contro del mangiarla sono diversi: benché renda il pollo più goloso, è particolarmente ricca di grassi, soprattutto di quelli saturi, che se consumati in eccesso possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. La pelle del pollo può contenere fino al 32% di grassi: ciò significa che per ogni 100 grammi di pelle, circa 32 grammi sono costituiti da grassi. La pelle contribuisce ad aumentare significativamente l'apporto calorico di un piatto di pollo. Inoltre, se la pelle è troppo cotta o bruciata, può contenere sostanze potenzialmente dannose per la salute.

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Quando è meglio evitarla?

Generalmente la pelle del pollo allo spiedo può essere consumata, in modo occasionale, quasi da tutti. Ci sono però delle categorie di persone che farebbero meglio a evitare di mangiarla:

  • Chi è a dieta: se stai seguendo una dieta ipocalorica o se vuoi ridurre l'assunzione di grassi saturi, è meglio evitare la pelle.
  • Coloro che soffrono di problemi di cuore: persone con problemi cardiovascolari dovrebbero limitare il consumo di cibi ricchi di grassi saturi.
  • Se la pelle è bruciata: la pelle bruciata può contenere sostanze potenzialmente cancerogene.

Quando puoi mangiarla?

Se ami la pelle del pollo e non hai particolari problemi di salute, puoi concedertela occasionalmente. Naturalmente, anche se decidi di mangiarla, è consigliabile consumarne solo una piccola quantità.
Cuoci il pollo a una temperatura adeguata per evitare che la pelle si bruci e non aggiungere troppo sale o altri condimenti grassi alla pelle. Se vuoi un sapore più intenso senza aggiungere grassi, puoi marinare il pollo con erbe aromatiche e spezie.

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