Ogni anno porta con sé la primavera, i rami di pesco fioriti, piccoli pulcini di lana gialla e uova colorate come segnaposto: la Pasqua della tradizione arriva, con voglia di trasformazione e cambiamento. Così anche in cucina il desiderio di innovare diventa forte: nuovi sapori freschi di stagione riempiono di profumo la casa per dar vita alle nuove forme del buono da portare a tavola. A stimolare la creatività ci pensano le Emiliane Barilla, un ponte tra passato e futuro che rende speciali tutti i giorni. Basta immaginare la sfoglia della pasta all’uovo per sentire il sapore della tradizione sul palato, basta vedere le Emiliane Barilla per sentirsi chef “casalinghi” con tanto di cappello e grembiule: le Emiliane Barilla sanno ispirare nuove ricette, innovare i piatti classici appartenenti alle tradizioni di ogni famiglia e crearne di nuove: quelle delle famiglie di domani. Ecco qualche consiglio per imparare a rinnovare i sapori di casa, oggi più che mai: ricette per le persone che amiamo, per rendere ogni occasione quella più speciale.
Sbalordire con una portata ad effetto cercando una ventata di novità? Basta puntare sul primo piatto e lasciarsi ispirare dai profumi della nuova stagione. Le pappardelle Emiliane Barilla sono un trionfo di pienezza che trattiene al meglio i sapori più freschi e delicati: proviamole, allora, con il profumo inebriante del finocchietto selvatico e abbiniamole allo sgombro per avere una pietanza leggera e primaverile. Le Pappardelle sgombro e finocchietto, ispirate alla ricetta dello chef Marta Scalabrini, sono un piatto abbordabile per tutti. Grazie alle uvette e ai pinoli mantengono quel giusto gancio con l’inverno appena lasciato, regalando grande profondità al gusto. Se non si ama lo sgombro, invece, è possibile sostituirlo con le sardine o con le acciughe, aprendo così la tavola al mare di Sicilia.
Le lasagne, si sa, piacciono a tutti – grandi e piccini. Ma se quest’anno volassimo alto e sperimentassimo un po’, avvicinandole ad un altro piatto tipicamente italiano per ricordarci di quanto è suggestivo e… gustoso il nostro Bel Paese? Il risultato è magnifico e davvero apprezzato: la Lasagna Pizza, dalla creatività dello chef Massimiliano Poggi, con le Lasagne Emiliane Barilla, perfettamente porose per trattenere il pomodoro. E per chi pensa che sia indispensabile la mozzarella… beh, è l’unico ingrediente che manca: il merito va al profumo indescrivibile del Parmigiano Reggiano, del friggione di cipolle e del sapore fresco del timo, del rosmarino e della salvia e della forma tonda che ricorda la vera pizza. E per capire come si mangia – si taglia a fette come la classica margherita o con la forchetta come la lasagna? basta chiedere ai bambini!
Per chi ama il profumo della montagna e della natura in pieno risveglio primaverile, perché non lasciarsi ispirare dai gusti delle Alpi e abbinare la verza allo speck, ai funghi porcini e alla Fonduta al Puzzone di Moena per un’altra variante delle lasagne tradizionali? Un vero tripudio di sapori montani – ispirato alla ricetta dello chef Daniele Bendanti – da ricreare anche a casa: un perfetto accompagnamento per le Lasagne Emiliane Barilla. E se davvero i porcini hanno lasciato il posto all’ovetto di Pasqua sotto le conifere, mamma chef saprà “rimediare” con altri funghi stagionali.
Poi ci sono gli irriducibili, quelli che anche a Pasqua, se non sentono la consistenza dei pezzettini di carne sotto i denti ammorbiditi dalla besciamella, non sono contenti. Per loro una novità assoluta che reinventa il ragù alla bolognese senza rinunciare al gusto: Emiliane Barilla si cimenta, rifacendosi ancora una volta ad un’idea dello chef Massimiliano Poggi, nella Lasagnetta al ragù bianco di verdure e salsa di erbe. Basta rosolare sul fuoco vivace la polpa tritata della faraona, del pollo e del coniglio per preparare un ragù bianco degno di Pasqua. Se si aggiungono le bietoline, gli spinaci e il radicchio il sapore diventa ancora più adatto alla stagione ed invitante per tutti i palati.
Gli asparagi freschi donano un gusto particolare per pochi mesi all’anno, quelli primaverili. Rosa come quelli della Brianza, bianchi come quelli di Navarra o selvatici come quelli che riempiono le campagne della Bassa con il loro incredibile profumo. Ma quando incontrano il culatello e le Tagliatelle Barilla, non c’è Romagna né Emilia che tenga: solo una grande festa di Pasqua da festeggiare insieme, ancor di più se accompagnata dal sapore intenso della ricetta dello chef Daniele Bendanti. Quando si dice: “rinnovare un piatto della tradizione”! Grazie mamma-chef e grazie Emiliane Barilla, che riuscite a risuscitare nuovi sapori e antiche tradizioni da sperimentare, riuniti a tavola ogni giorno, per stare bene con le persone che amiamo.