C’è chi le prepara giganti, c’è chi le dipinge, chi le nasconde per farle cercare ai bambini e chi ci fa la gara di frittate: queste sono alcune delle tradizioni più curiose con cui varie parti del mondo usano le uova per celebrare la Pasqua.
Le uova di Pasqua sono un simbolo immancabile per la festività cristiana, che però affonda le sue origini molto più indietro. La festa di Pasqua, infatti, è annuncio di primavera, simbolo di rinascita, e l’uovo rappresenta proprio tutto questo. Nella maggior parte d’Italia siamo abituati a consumare le uova sode durante la colazione pasquale, o a divertirci a fine pasto con le uova di cioccolato che all’interno nascondono una sorpresa. Ma nel mondo sono tantissimi i modi in cui le uova diventano protagoniste delle festività pasquali: ecco le tradizioni più divertenti che legano Pasqua alle uova.
Una delle tradizioni più famose è quella inglese dell’Easter Egg Hunt, una vera e propria caccia al tesoro dove i premi si vincono trovano le uova nascoste. Ormai diffusa anche in altri paesi europei, la caccia alle uova in Inghilterra rimane amatissima e molto attesa da grandi e piccoli. Ancora oggi, come in epoca vittoriana quando la tradizione fu ideata dall’azienda Cadbury, si cercano le uova nascoste in parchi e giardini, da portare a personaggi mascherati da conigli che, in cambio dell’uovo trovato, danno al partecipante una sorpresa.
Di chiara derivazione inglese, l’Easter Egg Roll della Casa Bianca è diventata una vera e propria tradizione pasquale. Si tratta di un gioco inventato nel 1878 dal presidente Rutherford B. Hayes, che aprì il parco della White House per permettere ai bambini di giocare facendo rotolare le uova sull’erba. Da qui, il gioco odierno: far scivolare le uova sul prato, il più a lungo possibile e senza romperle. Chi vince riceve premi dai conigli pasquali, che in questo caso sono interpretati da personalità illustri.
Tutti conosciamo gli alberi di Natale, ma sapevate che esistono anche gli alberi di Pasqua? Sono molti ormai i Paesi del Nord Europa ad avere questa tradizione, ma in origine sembra che sia stata la Germania per prima a inventarla. Le famiglie nobili della fine del Settecento, infatti, furono le prima ad abbellire le case con gli osterstrauch, alberi abbelliti con uova colorate, nastri e altre decorazioni. Un simbolo di rinnovamento della vita, e della rinascita della natura in primavera.
La tradizione delle uova dipinte è molto diffusa in est Europa, e uno dei paesi che la porta avanti con più fierezza è la Polonia. Qui le uova si chiamo pisanki, e sono dei veri e proprio capolavori: si tratta di semplici uova di gallina sode, ma dipinte in modo così raffinato da diventare opere d’arte. Un antico documento attesta che la tradizione va avanti fin dal XIII secolo, usando tecniche come la cera, o i coloranti naturali, per creare dipinti delicatissimi. Le uova vanno poi a riempire il cestino pasquale, riempito con altre prelibatezze e portato in chiesa per essere benedetto.
Anche in Romania le uova vengono pitturate, ma in modo un po’ diverso da quelle polacche. In questo caso, infatti, si tratta di opere puramente decorative che non vengono mangiate. Per questo il primo passo è svuotare l’uovo del suo contenuto: solo le scorze saranno decorate. Si usa un pennarello speciale e la cera delle api, in modo che poi quando si immerge l’uovo nel colorante rimangano puliti i disegni, che rappresentano motivi vegetali, religiosi, geometrici e zoomorfi. Il risultato sono delle vere opere d’arte, a cui è dedicato anche il museo dell’uovo di Vama, dove sono esposti più di 3.000 esemplari di uova decorate.
Anche in alcune regioni di Italia mantengono viva la tradizione delle uova colorate per Pasqua. In particolare Ischia è famosa per le sue uova dipinte di rosse, un’usanza molto antica che risale addirittura alla tradizione degli antichi greci che colonizzarono l’isola. Durante le festività pasquali ogni angolo del paese si riempie di uova colorate, dipinte di rosso usando la radice di una pianta chiamata robbia: viene pestata e poi inserita a strati in una pentola insieme alle uova, coperta con acqua fredda e lasciata a bollire per massimo 10 minuti. Il risultato è spettacolare, e a volte sfoggia anche delle piccole decorazioni ottenute con un quadrifoglio stretto in una calza di nylon e applicato sull'uovo in fase di colorazione.
In America Latina le festività sono sempre vissute con grande trasporto, e la Pasqua non fa eccezione. In particolare, in Argentina è molto sentita la tradizionale preparazione di un gigantesco uovo di cioccolato. Viene realizzato a Bariloche, lavorato da 70 pasticceri professionisti che raccolgo la cioccolata donata dalle persone per creare un enorme uovo di 8mila kg per circa 10 metri di altezza. Un’opera spettacolare, e golosissima.
Viene ancora dal Sud America una tradizione pasquale allegra e coloratissima, proprio come sono i messicani: los cascarones, ovvero il lancio di coriandoli conservati nei gusci svuotati del loro contenuto naturale, e riempiti di coriandoli colorati. L’involucro è avvolto a sua volta in fogli di carta velina coloratissime, e il divertimento della festa è romperli in testa ad amici e parenti in segno di buon auspicio.
In Svizzera la tradizione delle uova è tutta particolare. Se nel Paese, in generale, va in scena la classica caccia al tesoro, il coniglio che porta cioccolata e sorprese e le sculture di cioccolato, nella Svizzera tedesca si svolge l’eierütschen. È il pestaggio delle uova, sfida casalinga in cui bisogna rompere le uova degli avversari usando solo la punta di un uovo sodo.
La Pasqua, in Francia, ha una tradizione davvero singolare: le frittate giganti. In alcune regioni del Sud ovest, infatti, va in scena il lunedì di Pasqua una vera e propria gara a chi realizza la frittata più grande. Uno dei borghi più legati a questa tradizione, che sembra essere stata introdotta da Napoleone, è Haux: nella piazza principale viene preparata una gigantesca omelette che può sfamare circa 1.000 persone. Per la sua preparazione vengono usate tra le 5.000 e le 10.0000 uova.