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4 Settembre 2024 13:00

Papaya: com’è fatta, proprietà e come usarla in cucina

È uno dei frutti tropicali più coltivati al mondo, ma ormai si trova facilmente anche fuori dai Tropici: la papaya è buonissima, si può usare in cucina nei modi più vari e ha molte proprietà ottimali, tra cui essere un antiossidante utile a combattere l'invecchiamento di cuore e pelle.

A cura di Martina De Angelis
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La papaya è un frutto tropicale particolarmente amato ben oltre le sue terre di origine: è il terzo frutto più coltivato al mondo dopo banana e mango, con più del 50% della produzione che arriva dai Caraibi e dall'America Latina.

Un frutto così buono, dolce e versatile da essere ormai entrato a far parte anche delle coltivazioni italiane, in particolare quelle siciliane: la Sicilia, infatti, si distingue sempre di più per una ricca e varia produzione di frutta tropicale.

Proprio come ananas, mango e banana, la papaya è ottima da mangiare da sola, ma può anche essere sfruttata in cucina come ingrediente per colorare e dare un sapore esotico a numerose ricette, soprattutto dolci ma non solo.

Che cos'è e come è fatta la papaya

La papaya (o papaia) è il frutto di una pianta tropicale che si chiama Carica papaya e che appartiene alla famiglia delle Cariacee. È un piccolo albero originario del Messico ma che si è diffuso in molte altre aree tropicali, tra cui America Centrale e Meridionale e Asia Pacifica.

Tra le sue grandi foglie verdi cresce il frutto della papaya, dalla forma allungata e dal colore che può essere verde, giallo, arancione o rosa. I frutti possono arrivare anche a 9 kg di peso, anche se quelli destinati alla vendita di solito non superano i 600 grammi, e una sola pianta ne può produrre dai 30 ai 150 pezzi all'anno.

Esistono due specialità di papaya: la più piccola si chiama della papaya kapaho e ha la polpa gialla e dolciastra, la papaya messicana, invece, è più grande e ha la polpa arancione e rossa. In entrambi i casi il frutto viene raccolto quando compaiono tracce gialle sulla buccia e prima che maturi

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La papaya al suo interno, quando non è del tutto matura, contiene un lattice particolare da cui si estrae la papaina, un liquido biancastro inodore. Si trova anche nelle foglie e nella corteccia ed è molto usato per le sue capacità di ammorbidire o solidificare: è impiegata, infatti, nella fabbricazione della birra, nel campo della  cosmesi,  in medicina e per produrre gomme da masticare.

Una volta ben matura, invece, la papaya viene usata per scopi alimentari. Come capire quando è pronta per essere mangiata? Devi esercitare una leggera pressione sulla buccia: se risulta morbida al tatto vuol dire che il frutto è dolce al punto giusto e può essere gustato in tutta la sua bontà.

Proprietà e benefici della papaya

La papaya è un frutto dalle molte proprietà benefiche per l'organismo. Proprio la papaina, che rimane comunque presente anche quando il frutto è maturo, è un enzima che aiuta molto la mucosa gastrica e intestinale, favorendo e semplificando la digestione. Attenzione a non esagerare però, perché ha un affetto leggermente lassativo.

La papaina ha anche una buona azione di stimolo delle difese immunitarie e aiuta anche al benessere della pelle. In generale poi la papaya, come tanti frutti esotici, è ricca di vitamine A e C, di minerali come magnesio e potassio e di antiossidanti, tra cui i carotenoidi.

Inoltre la papaya è un frutto magro che contiene una dose di calorie piuttosto ridotte, particolarità che la rende ideale da consumare anche in caso di regime alimentari dietetici insieme alla sua forte azione drenante.

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Come usare la papaya in cucina

Prima di tutto la papaya è buonissima da mangiare come porzione di frutta: devi lavarla e tagliarla a metà nel senso della lunghezza, eliminare i semi centrali e lasciarla riposare qualche ora in frigorifero, in modo da gustare al massimo il suo sapore rinfrescante che ricorda le albicocche o il melone.

In alternativa la papaya è un ottimo ingrediente, da impiegare sia in piatti dolci che salati. Per esempio la puoi abbinare al prosciutto proprio come faresti con il melone, la puoi schiacciare, condire con sale, pepe e limone per poi usarla come salsa di accompagnamento per carne o pesce, o ancora la puoi tagliare a pezzetti e aggiungerla all'impasto di dolci come ciambellone e muffin.

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La papaya è molto buona anche come aggiunta a yogurt, budini, sorbetti e gelati, ed è un ottimo ingrediente per realizzare una bowl dolce simile all'açai bowl. La puoi anche inserire nelle insalate – in Thailandia, per esempio, è la base del Som Tam, nota anche come "papaya salad" – oppure la puoi aggiungere alle macedonie, ma all'ultimo perché tende ad ammorbidire troppo gli altri frutti.

Oltre che fresca la papaya si trova anche essiccata o fermentata, mentre i semi spesso vengono macinati per ottenere un condimento molto simile al pepe.

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