Ha provocato parecchi commenti negativi una ricetta della carbonara tutta Made in Tirolo. Una pagina di lingua tedesca ha pubblicato una versione particolare del tipico piatto laziale: ma di carbonara ha ben poco.
Si tratta probabilmente di una delle ricette italiane più imitate, e ahinoi storpiate, all'estero. Vedere la ricetta della carbonara rovinata oltre Oceano, dopotutto, possiamo anche capirlo, ma se questa è rivisitata in modo a dir poco discutibile a due passi da casa nostra allora non è più così comprensibile. Negli ultimi giorni infatti sta facendo particolarmente discutere la versione tutta tirolese della carbonara: nello specifico una pagina di cucina particolarmente seguita su Facebook (oltre 40.000 mila i followers) ha scatenato il putiferio tra dislike e commenti di disapprovazione.
Pochi giorni fa infatti Appetitlich (questo il nome della pagina, equivalente di ‘appetitoso') ha pubblicato una reinterpretazione del noto piatto della tradizione laziale, con ingredienti alquanto particolari che hanno reso questa ricetta sì virale, ma non certo per meriti culinari. Se in molti potrebbero pensare all'utilizzo dello speck, prodotto tipico di quelle parti, la versione tirolese della carbonara prevede pancetta al posto del guanciale (ma non sembra nemmeno un delitto così grave, forse hanno letto la prima ricetta scritta di questo piatto), uova intere invece del solo tuorlo (ma su questo tema ci sono opinioni discordanti), un cucchiaio di olio di oliva (nemmeno l'extravergine) ma soprattutto panna. Molta panna: per 5 persone ben 250 grammi. Gli unici ingredienti che passano a pieni voti il test sono il pepe nero e il pecorino romano, 150 grammi e grattugiato.
Non sono mancati i commenti di disappunto da parte degli utenti, non necessariamente italiani ma anche di lingua tedesca. "La carbonara originale è senza panna" scrive qualcuno, "La panna non ha niente a che vedere con la carbonara" sostiene un altro, "Con la panna non è carbonara" e "Quella nella pentola sembra una zuppa di noodles" affermano altri. Insomma, non proprio un grande successo.
Non tutte le carbonare del nord, però, sono di questo tipo. Con il giusto studio, consapevolezza e utilizzo dei prodotti locali si può creare un piatto comunque originale, appetitoso e ben ispirato anche dalla migliore carbonara che si può mangiare a Roma. Lo chef Norbert Niederkofler, del ristorante tre stelle Michelin St. Hubertus (in Alta Badia), ha infatti realizzato una carbonara alla quale è difficile davvero dire di no, nonostante anche qui venga utilizzata la tanto discussa panna. La versione tirolese di Niederkofler prevede tutti ingredienti di alta qualità: per 4 persone 280 gr di fusilloni, 4 uova, 2 porri, 2 cipollotti, mezza patata, 250 ml panna, 30 g speck, 12 fette di lardo tagliato sottilmente, 20 g di ricotta dura, 20 g burro, 20 g parmigiano reggiano sale e pepe q.b.
Per un grande chef che realizza un'altrettanto grande reinterpretazione della carbonara, un nome di spicco della cucina internazionale capace invece di scivolare clamorosamente su uno dei piatti italiani più celebri all'estero. Si tratta di Gordon Ramsay, la cui versione del piatti proposta qualche tempo fa ha decisamente fatto infuriare gli utenti online.
Colore a parte, più tendente all'arancione che al giallo per i troppi tuorli utilizzati, a Ramsay non è stato perdonato l'utilizzo del bacon al posto del guanciale. Il risultato finale agli internauti ha ricordato un autentico mappazzone. Non certo qualcosa all'altezza per chi ha costruito una carriera sulle sue 17 stelle Michelin totalizzate tra vari ristoranti sparsi per il mondo. Non se l'è passata meglio Martha Stawart, una delle guru della cucina statunitense, capace di dar vita a un piatto a base di panna, bacon e parmigiano con l'ardire di chiamarlo carbonara.