Sulle confezioni di pan bauletto e pane in cassetta è presente la dicitura "trattato con alcol etilico": vi siete mai chiesti cosa significhi davvero? Facciamo chiarezza.
Il pan bauletto è un prodotto molto utilizzato nelle nostre cucine: un'alternativa furba ed economica per preparare tramezzini, toast e sandwich golosi. Forse non tutti sanno che, per evitare il proliferare di muffe, il pan bauletto viene trattato in superficie con alcol etilico: è proprio grazie all'alcol infatti che le fette si conservano morbide e umide al punto giusto, sempre pronte all'uso.
Ma sarà capitato anche a voi di lasciar languire quel pacco di pan bauletto per poi aprirlo e notare un odore molto fastidioso, che si sviluppa proprio a partire dal su trattamento. Perché il pan bauletto è trattato con alcol etilico? L'etanolo può essere nocivo per la nostra salute? Come conservarlo correttamente per evitare che sviluppi quel caratteristico odore pungente? Ecco tutte le risposte alle vostre domande.
Chi ha la buona abitudine di controllare gli ingredienti e le etichette dei prodotti che acquista sicuramente non si stupirà nel sapere che il pan bauletto e, più in generale il pane in cassetta, vengono trattati con un alcol etilico chiamato etanolo. Perché? L'alcol ha una funzione antimicrobica, impedisce lo sviluppo delle muffe che, dato il tasso di umidità del pan bauletto, troverebbe terreno fertile e crescerebbero in pochissimi giorni. L'uso di etanolo nel pan bauletto è regolamentato con particolare attenzione e proprio per questo motivo i prodotti che contengono alcol etilico non possono contenere nessun altro tipo di additivo e riportano chiaramente la dicitura "trattato con alcol etilico".
Da un punto di vista organolettico i prodotti trattati con etanolo sono facilmente riconoscibili: quando apriamo la confezione, l'aria presente nella busta, satura dell'alcol evaporato dalla superficie del pan bauletto, si sprigiona nell'ambiente e l'odore di alcol è immediatamente distinguibile.
Dopo aver visto il motivo per cui l'alcol etilico viene utilizzato nella lavorazione del pan bauletto resta la domanda: non sarà nocivo per la nostra salute? Sgombriamo il campo da ogni dubbio affermando con certezza che consumare prodotti trattati con l'alcol etilico come il pan bauletto non è assolutamente pericoloso e non comporta nessun rischio per la nostra salute. I motivi sono diversi e hanno a che fare con la qualità e la quantità di alcol utilizzato.
Iniziamo dalla quantità: la lavorazione del pan bauletto con alcol avviene solo a livello superficiale (quindi non nell'impasto) e in quantità non superiore al 2% del peso totale espresso in quantità secca (per 1 kg di pane possono essere usati al massimo 14 gr di alcol). Non solo la quantità ma anche la qualità dell'alcol può rassicurarci: parliamo infatti di etanolo, un alcol alimentare che troviamo in tutte le bevande alcoliche e che, in minime quantità, risulta totalmente innocuo.
Cosa fare in caso di muffa? Se sul pane in cassetta o sul pan bauletto avete trovato delle tracce di muffa significa che l'effetto antimicrobico dell'alcol è venuto meno e l'unica soluzione è dirigervi verso la spazzatura.
Dopo aver preparato toast, sandwich e tramezzini, come conservare al meglio il vostro pane in cassetta? Il modo più sicuro è lasciarlo nella sua confezione, facendo attenzione a chiuderla correttamente, così che non possa entrare ossigeno; infine, dovete riporlo in un luogo asciutto, lontano da fonti di calore e preferibilmente anche dalla luce.
Avete preparato il pan bauletto in casa e non sapete come conservarlo? Il nostro consiglio è di avvolgerlo con della pellicola trasparente o in un sacchetto di carta per alimenti: in questo modo potrete conservarlo per un massimo di tre giorni.
Perché non conservare il pane in frigo? Il motivo è semplice: una temperatura bassa, ma comunque superiore a 0 °C – quella tipica del frigorifero – facilita la retrogradazione degli amidi contenuti nel pane e la disidratazione delle sue molecole, facendole ricristallizzare velocemente; questo composta che il pane indurisca molto più velocemente rispetto a quanto farebbe se fosse conservato a temperatura ambiente.