Tanto rumore per nulla: dietrofront del Governo sui pagamenti elettronici e l'obbligo del Pos. Rimane l'obbligo per bar e ristoranti (così come tutti gli esercizi commerciali) di accettare carta e bancomat per qualsiasi somma, anche per le micro transazioni. La decisione dopo la bocciatura della Comunità Europea.
Sembrava tutto pronto per l'eliminazione delle sanzioni amministrative per bar e ristoranti (ma più in generale tutti gli esercizi commerciali) che rifiutavano il pagamento elettronico al di sotto di una determinata soglia. Nel corso delle ultime settimane si è molto parlato del provvedimento del Governo di cancellare le multe a tutti coloro che, per somme inferiori ai 60 euro (ma si era parlato anche di 30 o 40), avrebbero detto di no all'utilizzo del Pos. Invece tutto rimane come prima, come deciso dallo scorso luglio anche nel 2023 rimarranno provvedimenti pecuniari per gli esercenti che diranno di no a carta o bancomat (30 euro, più una percentuale sul totale del conto).
Una prima bocciatura al provvedimento voluto dal Governo Meloni (e introdotto nella bozza della Legge di Bilancio 2023) era arrivata sul finire della scorsa settimana dalla Comunità Europea (supportata dal timore di un incentivo dell’evasione fiscale). Ora è stato presentato un emendamento che cancella l’articolo 69, quello appunto che includeva l'eliminazione dell'obbligo di accettare pagamenti elettronici per qualsiasi somma. In poche parole i clienti continueranno ad avere il diritto di pagare ogni conto in modalità elettronica, con gli esercenti che rischiano sanzioni amministrative in caso di risposta negativa (la questione rimane sempre quella delle tanto controverse, e discusse, commissioni bancarie).
Il Governo Meloni aveva in programma di togliere l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici per qualsiasi somma. Obbligo introdotto all'inizio dello scorso luglio da Mario Draghi al fine di favorire i pagamenti tracciabili, anche per i piccoli importi e micro transazioni. Dalla Commissione Europea una prima bocciatura, antipasto del definitivo dietrofront arrivato nella serata di domenica. Molto rumore per nulla insomma: se nelle ultime settimane l'opinione pubblica si era spaccata a metà (di fatto esercenti e commercianti da una parte, clienti da un'altra) favorendo dibattiti e discussioni a riguardo, la decisione ultima in materia è stata annunciata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: "Nell’emendamento che presenterà il Governo è prevista l’eliminazione della normativa relativa al Pos – ha detto nel corso della riunione della Commissione bilancio della Camera – argomento che rimettiamo alla valutazione della Commissione per quanto riguarda eventuali forme, che noi caldeggiamo, di ristoro o risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte ad un maggiore onere per le commissioni applicate su queste transazioni".