Comode e maneggevoli, le pentole antiaderenti ci permettono di cuocere ogni tipo di alimento in modo uniforme, con pochi grassi e senza che i cibi si attacchino al fondo. Per evitare di rovinarle e perdere così l'effetto antiaderente è importante però fare attenzione a non cadere in alcuni errori. Vediamo quali sono.
Molto più delicate rispetto a quelle in ghisa o in acciaio, le pentole con rivestimento antiaderente sono molto apprezzate in cucina perché, oltre a essere adatte a una cottura a grassi ridotti, ci aiutano a cucinare senza sforzo ogni tipo di alimento senza che questo si attacchi al fondo. Le pentole antiaderenti, rivestite in teflon, sono sicuramente molto utili e maneggevoli ma, come sempre, occorre utilizzarle nel modo giusto e fare attenzione a non rovinarle così da non rischiare di eliminare l'effetto antiaderente e doverle poi buttare. Ecco sette errori comuni a cui stare attenti per avere delle pentole antiaderenti perfettamente funzionanti e cucinare in tutta sicurezza.
Prima di sapere come trattare le pentole antiaderenti, siamo certi che anche a voi sia capitato di rovinare qualche padella, graffiandone il fondo ed eliminando l'effetto antiaderente. Cosa fare in questo caso? Ci spiace dirvi che, usando una pentola antiaderente graffiata e rovinata, correte due rischi: rovinare i cibi che in cottura si attaccherebbero al fondo e contaminarli con dei minuscoli pezzetti di teflon. Anche se non dannose per la salute, le pentole antiaderenti graffiate rilasciano dei frammenti e microparticelle che non è certo consigliabile ingerire. La vostra padella è arrivata al capolinea, è il momento di acquistarne una nuova.
Quali sono gli errori più comuni a cui spesso non facciamo caso ma che, a lungo andare, possono rovinare pentole e padelle antiaderenti? La temperatura sbagliata, un lavaggio poco attento o la scelta degli utensili sono solo alcuni delle insidie da evitare. Vediamole nel dettaglio.
Se avete deciso di usare delle pentole antiaderenti, lasciate coltelli e forchette nel cassetto e chiudetelo a chiave. Per saltare le vostre verdure e girare omelette e frittate dovrete usare utensili antigraffio che non rovinino il fondo delicato delle padelle antiaderenti; quindi no al metallo, sì a legno, bambù o silicone per alimenti. In questo modo non graffierete le vostre padelle e potrete continuare a cucinare in totale sicurezza.
Utile per abbassare significativamente l'apporto calorico delle nostre pietanze, lo spray antiaderente è un olio in lattina che, aldilà del nome, è molto poco consigliato per la cottura con padelle antiaderenti. Il motivo? Anche se non ce ne accorgiamo tende a formare una patina, sopratutto sui lati della padella, che a lungo andare creerà una barriera tra i cibi e il rivestimento e che sarà sempre più difficile da rimuovere. Il nostro consiglio è di usare del "semplice" olio extravergine di oliva.
Vi sorprenderà sapere che le alte temperature e il calore eccessivo possono accelerare il processo di usura delle padelle e danneggiare il rivestimento antiaderente: per cuocere in sicurezza i vostri cibi e proteggere le vostre padelle è sempre consigliabile farlo quindi a una temperatura media. Fate molta attenzione inoltre a non mettere la padella ancora calda sotto acqua fredda, potreste incappare in uno shock termico che rovinerebbe la superficie antiaderente e deformerebbe la padella.
Una regola valida per altri tipi di pentole e padelle, ma un errore imperdonabile nel caso in cui le vostre pentole siano antiaderenti: non lasciate mai la padella vuota sul fuoco. Avete presente quel fumo che compare in pochi secondi nella cucina? Ecco, quello è il segnale che state, senza saperlo, rovinando la padella e compromettendo l'effetto antiaderente. Aggiungete i grassi (olio o burro) prima di accendere la fiamma.
Non solo la cottura, anche il lavaggio può nascondere delle insidie. La prima regola è non lavare pentole e padelle antiaderenti in lavastoviglie, mai: le alte temperature e i prodotti "aggressivi" che usiamo per la lavastoviglie possono rovinare lo strato che garantisce l'effetto antiaderente. Regola numero due: se potete, prediligete prodotti delicati o naturali. Step tre: dimenticate spugne abrasive, usate eventualmente solo il lato morbido ma, nel dubbio, meglio una spazzola in plastica con setole morbide.
Ammettetelo, vi capita di impilare pentole e padelle a caso, senza separare le stoviglie antiaderenti da quelle "tradizionali": praticamente un attentato alle vostre povere padelle antiaderenti che, a contatto con gli altri materiali, possono graffiarsi e rovinarsi. Un consiglio semplice ma efficace: mettete un tovagliolo o un foglio di carta assorbente tra una padella e un'altra.
Quante volte capita, per pigrizia o poco tempo, di lasciare il cibo avanzato nella padella e magari riporla in frigo, pronta per essere scaldata alla prima occasione utile. Questa cattiva abitudine comporta due rischi: il cibo potrebbe assumere un sapore metallico e, a lungo andare, il rivestimento della padella potrebbe rovinarsi assorbendo i grassi della cottura. Prendetevi due minuti per riporre il cibo nei contenitori adatti e pulite le vostre padelle.