video suggerito
video suggerito
19 Marzo 2025 16:32

Osteria Francescana di Massimo Bottura compie trent’anni

Era il 19 marzo del 1995 quando Massimo Bottura aprì il suo ristorante Osteria Francescana nel centro di Modena. Sono passati trent'anni da allora ma lo chef, continua a confermarsi uno dei più influenti al mondo.

A cura di Enrico Esente
41
massimo-bottura-osteria-francescana-storia
Foto da Facebook

Tanti auguri a Massimo Bottura ma soprattutto a Osteria Francescana che compie trent'anni. Un percorso partito da una trattoria nel modenese fino a raggiungere le tre stelle Michelin, più una verde per la sostenibilità, proprio con il ristorante che oggi festeggia un importantissimo compleanno. Ripercorriamo insieme le tappe che hanno reso Bottura uno tra gli chef più influenti nel panorama gastronomico mondiale: dagli esordi fino a essere chiamato a cucinare per i più grandi Capi di Stato. 

Dal lavoro in azienda al sogno di essere uno chef

"È la cucina che ha scelto me. Mi ha aperto una porta e io ci sono entrato. In quel momento sentivo l’urgenza di togliermi di dosso una tristezza che sembrava invincibile". Una delle frasi più conosciute di Massimo Bottura che fa riferimento a un'infanzia non proprio semplicissima.

Nonostante una vocazione innata per la cucina, non è subito diventata una professione. Prima la facoltà di Giurisprudenza abbandonata, poi il lavoro come grossista di prodotti petroliferi nell'azienda del padre Alfio, il quale lo avrebbe voluto impiegato stabilmente al suo fianco. Tuttavia, la passione per la cucina inizia a prendere il sopravvento e così, nel 1989, acquista una vecchia trattoria del Campazzo, vicino a Nonantola, nel modenese. Tutto ciò gli costerà la fine dei rapporti con il padre, ma è in questo periodo che impererà le basi della cucina emiliana con l'aiuto della cuoca Lidia Cristoni e della mamma Luisa. Ci vorranno un paio di anni per far sì che la sua trattoria diventi conosciuta nella zona: qui i piatti erano davvero buonissimi.

massimo-bottura-chi-e-chef
Foto di Marco Poderi

Se c'è una cosa che ha sempre caratterizzato Bottura è l'ambizione. Appassionato della nouvelle cuisine francese, inizia a studiare con chi l'ha portata in Emilia Romagna: Georges Cagny. Un maestro fondamentale per Bottura che, con lui, inizia a mettersi sulla carreggiata che gli avrebbe spalancato le porte del futuro. 

La vita che cambia a New York: l'incontro con Lara Gilmore

La carriera di Bottura inizia a prendere forma quando per qualche periodo lascia la sua trattoria a Lidia Cristoni. Decide di partire per New York dove decide di iniziare a lavorare per una caffetteria di SoHo. Qui inizia il suo primo turno di lavoro al Caffè di Nonna e, in modo puramente casuale, quello sarà il primo giorno lavorativo anche per una nuova cameriera: Lara Gilmore. Da quel momento i due non si lasceranno più: nove mesi d'amore nella Grande Mela prima di ritornare alla realtà nel modenese dove, la trattoria del Campazzo aveva bisogno di lui.

Rientrato in Italia, poco dopo viene chiamato da Alain Ducasse che lo voleva con lui a Montecarlo per insegnargli la pasta fatta in casa e i tortellini. Immensa la gioia di Bottura che però, durante quel periodo, non ha avuto tempi facili con Lara.

lara-gilmore-massimo-bottura
Foto da Facebook

L'americana aveva cambiato vita per lui e, dopo essersi trasferita in Emilia Romagna, ritorna a New York dopo molti litigi. Sentimentalmente Bottura non stava vivendo un momento felice, e così decide di ritornare a New York per chiedere a Lara di vivere insieme. Non importava la città in cui avessero lavorato, lo chef voleva passare la vita insieme alla donna che poi diventerà la sua futura moglie. 

L'apertura e il successo di Osteria Francescana (marzo 1995)

Il 19 marzo del 1995 Massimo Bottura apre la sua Osteria Francescana, un ristorante che resterà una pietra miliare nel panorama gastronomico italiano e mondiale. Dopo aver studiato dai migliori chef, Bottura voleva innovare la sua cucina, fare qualcosa di diverso rispetto la tradizione italiana. Sono serviti tanti viaggi nelle migliori gallerie d'arte del mondo, dove, rimane folgorato dalle opere di Maurizio Cattelan. Decide che la sua cucina deve essere come i lavori dell'artista: sensazionalistica e provocatoria andando controcorrente con la tradizione del suo Paese.

Nel giro di poco tempo il suo ristorante conquista la critica. Nel 2002 arriva la prima stella Michelin, la seconda nel 2006 e la terza nel 2011. Nel 2016 e nel 2018 Osteria Francescana raggiunge la prima posizione nella classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo stilata dal periodico inglese Restaurant che lo annovera fra i "Best of the best". Nel 2020 arriva anche la stella verde Michelin, riconoscimento che lo premia per l'attenzione alla sostenibilità. Bottura ha sempre affermato che gran parte del suo successo è dovuto alla moglie Lara Gilmore: una partner indispensabile che lo ha sempre convinto a tener duro nei momenti più difficili. 

Cucinare per i leader del mondo

Con la sua Osteria Francescana, Massimo Bottura ha scritto la storia della cucina internazionale. Sono tante le circostanze in cui diversi premier e presidenti hanno assaggiato le sue preparazioni.

massimo-bottura-chef-piatti-quanto-costa
Foto di Marco Poderi

È stato lo chef per il G7 dello scorso giugno a Borgo Egnazia, in Puglia. Qui durante l'incontro tra i leader mondiali, l'ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro inglese Rishi Sunak, si sono complimentati con lui.

Bottura ha cucinato diverse volte anche per Barak Obama. A New York nel 2011, dopo dieci anni dall'attentato alle Twin Towers, lo chef emiliano preparò alcuni dei suoi piatti più iconici: spuma di mortadella, gnocco ai ciccioli, spaghetti alla crema di pesto, tortellini con crema di parmigiano, tortino con sale di Cervia, porri, tartufi, sorbetto all'amarena e tiramisù.

Tra gli altri, Bottura ha cucinato anche per l'ex cancelliera di Germania Angela Merkel e l'ex presidente della Repubblica Francese Francois Hollande. 

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
api url views