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28 Marzo 2025 12:24

Ora legale, cosa mangiare per avere meno effetti indesiderati: i consigli dell’esperto

Con l'arrivo dell'ora legale, capita molto spesso di cambiare routine in base alle ore di sonno perse e al senso di fame anticipato. Ti spieghiamo cosa fare per affrontare al meglio il cambio di abitudini e non avere troppi effetti indesiderati.

A cura di Enrico Esente
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Quando, durante l'ultima domenica di marzo, spostiamo avanti le lancette di un'ora, significa che ci stiamo preparando per l'ora legale e, di conseguenza, per l'arrivo di primavera ed estate. Convenzionalmente, il cambio orario si utilizza per sfruttare al meglio le ore di sole durante il periodo estivo. Ora legale significa però anche dormire un'ora in meno: una cosa che potrebbe influire sulla nostra quotidianità. Grazie all'aiuto di Simone Gabrielli, biologo nutrizionista e creator di Cookist, scopriamo come adattarci più velocemente al cambio orario e stagione, soprattutto a tavola, per non avere "controindicazioni" sulla salute.

Cambiare ritmi può essere più semplice

Nella pratica, spostare in avanti le lancette di un'ora è un'azione molto semplice. Non è altrettanto facile allineare il nostro orologio biologico interno che stabilisce le ore in cui siamo svegli e quelle in cui riposiamo. In crono-biologia questo ritmo è conosciuto come ritmo circadiano e fa riferimento proprio all‘alternanza sonno/veglia. Quando spostiamo in avanti le lancette, capita di dover impiegare almeno una settimana per adattarci ai nuovi ritmi scanditi dal cambio orario proprio perché, con più luce, il ritmo circadiano va ricalibrato. 

Se quindi normalmente l'orario in cui pranzi è alle 13, significa che con l'ora legale pranzerai alle 14 e di conseguenza tutta la tua routine giornaliera verrà "spostata in avanti" di un'ora. Simone Gabrielli, biologo nutrizionista, spiega che non tutti riescono ad adattarsi da subito al cambio orario. "L'abitudine ai nuovi ritmi – spiega Gabrielli – dipende da persona a persona. C'è chi non ne risente e anche chi necessita di qualche giorno in più".

Dopo essere passati avanti di un'ora, è probabile che ci si possa sentire più affamati del normale e che si mangi in modo più squilibrato del solito. Questo è dovuto allo scompenso del senso di fame che ci fa sentire il bisogno di mangiare seguendo la vecchia ora solare.

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Per non arrivare a pranzo o cena con troppa fame, Gabrielli suggerisce di portare con sé qualche snack da mangiare a metà mattinata e nel pomeriggio. "Gli spuntini – precisa l'esperto – non devono chiaramente essere troppo pesanti, ci vuole qualcosa di sano e nutriente come uno yogurt, frutta fresca di stagione, barrette ai cereali. È importante essere attenti a non introdurre troppi zuccheri liberi che favoriscono sovrappeso e obesità".

Per adattarsi più velocemente al cambio stagione e alle ore di sonno perse, il biologo spiega che è importante bere sempre più spesso. "La disidratazione – puntualizza Gabrielli – influisce tanto sulla stanchezza e per abituarsi meglio e più velocemente al nuovo orario bisogna reidratarsi il più possibile. Allo stesso modo, un altro consiglio che posso dare è quello di non assumere troppa caffeina nel tardo pomeriggio e cercare di consumare una cena leggera così da poter andare a letto presto. È molto importante – spiega – addormentarsi in tempi brevi e recuperare tutte le eventuali ore di sonno perse".

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