Un'azienda italiana ha creato la prima pasta stampata in 3D. L'idea di un'azienda del gruppo Barilla: formati fantasiosi e ispirati alla natura pronti in 13 minuti. Una confezione? Costa quasi 20 euro.
E alla fine toccò anche alla pasta. Uno degli alimenti più rappresentativi della dieta mediterranea, forse il più rappresentativo della tradizione nostrana, entra nel nuovo e innovativo corso della cucina con una versione inedita e curiosa. Tutto grazie all'intuizione di un’azienda italiana, facente parte del gruppo Barilla, che produce pasta fresca surgelata stampata in 3D, in formati e colori diversi, e con possibilità di personalizzazione. Più recentemente è stata lanciata la pasta 3D Finger Food, essiccata e proposta in 3 formati: Cuore o Stella o Cube.
Si tratta della prima linea al mondo di pasta in versione finger food, pronta in appena 13 minuti. Questo, infatti, il tempo di cottura necessario per prepararla.
Il sapore? Assicura chi la produce, ma pure chi ha avuto modo di assaggiarla, è in tutto e per tutto simile a quello della pasta tradizionale. Non solo, forse dovremmo abituarci a prendere dimestichezza con nuovi formati: non più solo le penne, gli spaghetti o i fusilli, la startup made in Barilla stampa la pasta nelle forme più disparate.
Ecco, quindi, cuori, stelle, vasi e fiocchi di neve. O ancora figure che ricordano il mondo marino come, per esempio, il guscio delle cozze o ricci di mare. Per Halloween, inoltre, è stata realizzata una pasta a forma di zucca, appositamente per l'occasione.
La stampa, dopotutto, favorisce la creazione di formati inediti, altrimenti di difficile (se non impossibile) realizzazione a mano. La novità, e l’innovazione, insomma si riscontrano anche qui.
Di cosa è fatta la nuova pasta in 3D? Praticamente vengono utilizzati gli stessi ingredienti di quella che tutti già conosciamo e consumiamo praticamente ogni giorno.
Il cliente si ritrova tra le mani piccoli lotti di pasta realizzati a mano con semole di qualità e acqua, stampati in 3D e poi essiccati o surgelati (come nel caso della pasta fresca). In questo modo il consumatore dovrà solo mettere il prodotto in acqua, aspettare 13 minuti (o 3 minuti, per la fresca) prima di scolare e mangiarsi la sua porzione di pasta stampata in 3D.
Considerato tutto il processo di lavorazione e realizzazione di questa pasta il prezzo non è di certo così popolare. Così popolare almeno come quello del prodotto che siamo abituati a mangiare quasi ogni giorno. Solo per fare un esempio confezioni da 12 finger food (a forma di cuore, stella e cubo) vengono venduti a quasi 20 euro. Una cosa non per tutti i giorni e per tutti i portafogli. In alcuni ristoranti, però, il nostro primo potrebbe essere frutto della stampa in 3 dimensioni.