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Onigiri con maiale e zenzero: la ricetta delle polpettine di riso giapponesi

Preparazione: 35 Min
Difficoltà: Facile
Dosi per: 4-6
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A cura di Beatrice Spagoni
79
11_onigiri serviti_onigiri©Gooduria lab

ingredienti

riso S. Andrea
480 gr
Macinato di maiale
200 gr
Zenzero fresco
2 cm
Salsa di soia
1 cucchiaio
Mirin
1 cucchiaio
Sake
2 cucchiai
Zucchero di canna
2 cucchiaini
alghe nori
1 foglio
fiocchi verdi di alghe nori
q.b.
Olio extravergine d’oliva
q.b.
pepe
q.b.

Gli onigiri sono una delle preparazioni più iconiche della cucina del Sol Levante. Sono delle deliziose polpettine di riso, a forma triangolare, cilindrica o sferica, farcite con vari ripieni e decorate con striscioline di alga nori. Onnipresenti nel tradizionale bento, abbiamo imparato a conoscerli grazie ai cartoni animati giapponesi con cui siamo cresciuti. In questa versione, semplice e alla portata di tutti, ve li proponiamo con un cuore di carne di maiale e zenzero, dalla nota speziata e piacevolmente agrodolce. Scoprite come realizzarli seguendo passo passo la nostra ricetta e gustateli per una pausa pranzo insolita o una cena fusion organizzata con gli amici.

Come preparare gli onigiri con maiale e zenzero

Sciacquate accuratamente il riso sotto il getto dell’acqua fredda; trasferitelo in una pentola e versate l'acqua, fino a coprirlo di oltre un dito 1. Chiudete con il coperchio, mettete sul fuoco e portate a ebollizione a fiamma vivace; a questo punto, abbassate al minimo e proseguite la cottura per 18 minuti, senza mai aprire il coperchio. Spegnete e tenete da parte.

Fate scaldare un filo di olio in una padella, aggiungete il macinato di maiale, profumate con lo zenzero grattugiato 2 e lasciate rosolare per bene.

A questo punto aggiungete la salsa di soia, il mirin, il sakè, lo zucchero 3 e una macinata di pepe.

Mescolate per bene e proseguite la cottura finché la carne non sarà dorata e il fondo piuttosto asciutto 4.

Aggiungete un po’ di riso cotto alla carne 5 e amalgamate accuratamente.

Componete i vostri onigiri: con le mani inumidite prelevate una porzione di riso cotto tiepido, stendetelo sul palmo e distribuite al centro una cucchiaiata di carne 6.

Compattate il riso, facendo in modo che avvolga completamente la farcitura, e formate una sorta di polpetta 7.

Schiacciatela leggermente e dategli una forma triangolare 8.

Ritagliate una strisciolina di alga e attaccatela alla base di ciascun onigiri 9.

Cospargeteli a piacere con i fiocchi verdi di alga nori e serviteli immediatamente 10.

Consigli

Per questa ricetta si consiglia di utilizzare un riso della varietà Sant'Andrea, dal chicco medio e particolarmente ricco di amido. Sciacquatelo abbondantemente sotto l'acqua corrente fredda, finché questa non risulterà perfettamente limpida; in alternativa, andrà bene anche un riso Originario o di tipo comune: dai chicchi piccoli e dalla forma tondeggiante, si caratterizza per la scarsa tenuta di cottura e l'elevata collosità e capacità di assorbimento; per queste sue caratteristiche si presta perfettamente alla preparazione di timballi e crocchette.

La forma triangolare degli onigiri è quella più tipica, ma a piacere potete realizzare anche dei cilindri o delle sfere, anche di dimensioni diverse; potete variare anche il ripieno e sbizzarrirvi con la fantasia: potete farcirli del tonno fresco, scottato in padella, con del salmone affumicato o con una tartare di pesce (assicuratevi che sia stato precedentemente abbattuto); in alternativa al pesce, potete optare per una versione vegetariana aggiungendo verdure a dadini, piselli lessati e tocchetti di frittata già cotta.

Potete sostituire il macinato di maiale con quello di pollo o di tacchino. Se, invece, non avete a disposizione l’alga nori potete gustare gli onigiri anche senza questa.

Servite i vostri onigiri accompagnandoli a un po' di salsa di soia o di wasabi.

Se vi è piaciuta questa ricetta, provate anche gli uramaki e il sushi di carne.

Conservazione

Potete conservare gli onigiri, ciascuno avvolto in un foglio di pellicola trasparente, per massimo 2 giorni in frigorifero. Si sconsiglia la congelazione.

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