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3 Dicembre 2024 12:29

Olio extravergine d’oliva: ecco il vademecum per riconoscere quello vero e scegliere consapevolmente

La scelta dell'olio è un investimento per la tua salute, quindi devi farla con consapevolezza (soprattutto con quello che costa). Ecco quindi la guida completa per orientarsi all'acquisto.

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L’olio extravergine d’oliva è un pilastro della Dieta Mediterranea e un alleato prezioso per la salute, ma riconoscere un prodotto di qualità richiede attenzione. In occasione della Giornata dell’Olio Nuovo, Coldiretti e Unaprol hanno presentato un decalogo con indicazioni utili per guidare i consumatori. L’evento, ospitato nei mercati di Campagna Amica in tutta Italia, ha previsto degustazioni, corsi di approfondimento e uno spazio speciale dedicato a Evootrends presso il Mercato del Circo Massimo a Roma. La prima regola è semplice e trascende eventuali frodi commerciali: orientarsi sempre verso la categoria "olio extravergine di oliva". Questo tipo di olio viene estratto direttamente dalle olive senza l'uso di sostanze chimiche, a garanzia della sua purezza. È fondamentale leggere l’etichetta con attenzione: termini come "condimento" indicano spesso prodotti mescolati con oli di semi, mentre il prezzo eccessivamente basso potrebbe essere un segnale di scarsa qualità o di provenienza dubbia. Vediamo insieme tutto il vademecum.

Come scegliere l'olio extravergine perfetto: la guida completa

Basta con le bottiglie di olio anonime. Scopri come diventare un vero esperto di olio extravergine. Diciamo addio ai "condimenti" e ai prezzi troppo bassi: un buon olio ha un costo, ma regala grandi soddisfazioni al palato. Impara a leggere le etichette, a riconoscere le denominazioni di origine e a conservare l'olio nel modo corretto. E ricorda: un buon olio extravergine è un investimento per la tua salute e per il tuo piacere.

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Il vademecum di Coldiretti è semplice e diretto:

  1. Scegli la categoria “olio extravergine di oliva” (EVO) è la categoria superiore, ottenuto direttamente dalle olive senza estrazione chimica.
  2. Se sull’etichetta è indicato «condimento» e non olio extravergine si tratta di una miscela con olio di semi
  3. Marca italiana non equivale a prodotto italiano, soprattutto se costa troppo poco
  4. L’origine dell’olio deve essere indicata chiaramente in etichetta. Bisogna leggerla! Se è italiano sarà riportato “olio italiano”
  5. La dichiarazione «Ue e non Ue» non significa nulla: equivale all’intera superficie terrestre. Non è olio italiano
  6. Se vuoi essere sicuro dell’origine scegli oli extravergini DOP e IGP
  7. La “campagna olearia” corrisponde all’anno di raccolta delle olive può essere indicato soltanto se la materia prima proviene dal medesimo raccolto. Se manca vuol dire che le olive sono state raccolte in anni diversi. E l’olio è vecchio
  8. L’analisi sensoriale è importante: annusate e assaggiate l’olio. L’olio extravergine di qualità profuma di sentori vegetali freschi ed è un po’ amaro e piccante.
  9. L’olio teme tre nemici: calore, luce ed ossigeno. Quindi dobbiamo evitare le bottiglie trasparenti e gli eccessivi travasi
  10. L’oliera è vietata nei ristoranti. Pretendiamo che l’olio extravergine venga servito confezionato, etichettato e con il tappo antirabbocco
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