Cosa sono e a cosa servono i "buchi" che troviamo nel formaggio? Oggi ti raccontiamo tutto sulle occhiature del formaggio: cosi formano, che funzione hanno e come devono essere per essere considerate un pregio.
Le occhiature del formaggio sono quei buchi, tecnicamente detti fori, che trovi sulla superficie del prodotto: la gran parte dei formaggi che produciamo ce le ha, a volte grandi ed evidenti come quelle del Leerdammer, oppure piccole e quasi invisibili, come quelle di tome e pecorini. Ma cos'è l'occhiatura e qual è il suo processo di formazione? È considerato un pregio o un difetto? Oggi ti raccontiamo tutto quello che devi sapere sui misteriosi buchi del formaggio, su come vengono creati e su quale sia effettivamente la loro funzione.
Molti formaggi presentano nella pasta dei buchi più o meno evidenti e regolari: in gergo caseario si chiamano occhiature e possono essere considerate un pregio, quando uniformi e regolari, oppure un difetto, nei casi contrari. La loro formazione è dovuta alla fermentazione del formaggio, un processo che produce gas, principalmente anidride carbonica.
Alcuni formaggi "devono" avere occhiature grandi ed evidenti, altri occhiature più piccole e sparse, altri ancora non presentano alcun tipo di foro: dipende tutto dalle caratteristiche di quel prodotto, come la tipologia di formaggio, la sua storia, le sue tecniche di produzione e lavorazione.
Ma a cosa servono le occhiature? Oltre a contribuire all'aspetto e alla struttura del formaggio, rendendolo più morbido e cremoso, le occhiature influenzano il sapore del formaggio, conferendogli un gusto più complesso e aromatico. Alcuni prodotti come il Leerdamer o l'Emmentaler fanno dei "buchi" delle occhiature una delle loro caratteristiche principali.
Il processo che porta alla formazione delle occhiature è un processo di fermentazione, come dicevano, che avviene già dalla prima lavorazione del formaggio. Il processo è lo stesso per tutti i formaggi, ma sono le quantità dei batteri che si sviluppano a variare. Ecco come funziona:
Le occhiature per essere considerate un pregio del formaggio, o comunque "regolari", devono essere uniformi, ben distribuite, armoniche, senza "strappi" nella pasta. Sono considerate un difetto, e quindi sintomo di qualche problema durante il processo di caseificazione, quelle eccessivamente grandi per il formaggio da preparare, dalla forma molto irregolare, associate a crepe, gonfiori o cambi di colore nella pasta.
Possono essere di diverse dimensioni: ad esempio diversi formaggi olandesi come il Gouda e il Maasdam hanno generalmente occhiature più piccole e frequenti, mentre nei formaggi svizzeri come Leerdamer o l'Emmentaler sono più grandi e rade. Anche diversi formaggi italiani presentano le occhiature, tendenzialmente piccole: fra i più famosi Fontina, Grana, Parmigiano, ma anche Asiago, provoloni vari come il Valpadano e il Caciocavallo silano.