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6 Maggio 2024 12:16

Nuovi aumenti in vista, questa volta tocca al pesce: +20% su alici, triglie e calamari

Il maltempo blocca il mercato del pescato di alici e triglie, il fermo pesca spinge l'importazione di calamari. Aumenta così la richiesta di pesce d'allevamento, l'unico ad avere un prezzo stabile sul mercato.

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Arriva un'altra stangata per le tasche degli italiani: il maltempo di questi giorni ha pesantemente limitato le attività di pesca e questo sta influendo sui listini. Ci si aspetta un rialzo dei prezzi del 20% su diversi prodotti ittici in questa settimana. In particolare sono le alici quelle che subiranno i maggiori rincari a causa della scarsità dei quantitativi pescati in un periodo che dovrebbe essere molto florido per questo delizioso pesce. Aumento anche per triglie, calamari e totani.

Aumentano i prezzi delle alici

L'Ansa riporta l'analisi di Bmti, la Borsa merci telematica italiana, nei mercati all'ingrosso: aumento vertiginoso dei prezzi delle alici che passano dai 2-3 euro al chilo canonico, agli attuali 5-7 euro al chilo. Ad aggravare la situazione, si aggiunge il fermo pesca riservato alle barche volanti del Mar Adriatico di questi giorni.

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Oltre alle alici si alzeranno i prezzi anche delle triglie di fango, che vanno dai 7 ai 10 euro/Kg, mentre quelle di scoglio tra i 15 e i 20 euro/kg. Stangata anche per i calamari che vivono periodi di fermo in Italia: la legge spinge le importazioni, in particolare da Marocco e Olanda, con un conseguente aumento del prezzo del 20% rispetto all'anno scorso. I prezzi spingono le persone verso i totani che aumentano, di conseguenza, in base alla domanda crescente della clientela. I totani all'ingrosso oggi costano circa 15 euro al chilo, nel 2023 si trovavano a 12 euro.

Stabili sono i prezzi dei prodotti di allevamento e molte persone stanno spostando la propria preferenza proprio su questa tipologia di acquisto. Per il pescato bisognerà attendere una stabilizzazione meteorologica per avere una conseguente stabilizzazione dei prezzi di mercato. In questo scenario sarà difficile anche per i ristoranti sul mare che vivono di pescato del giorno e che in questi giorni si troveranno davanti a una scelta molto difficile: mantenere i prezzi invariati e rinunciare a una fetta di marginalizzazione sui piatti oppure seguire l'andamento del mercato e aumentare del 20% anche i propri piatti in menu.

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Quello che i piatti non dicono
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