La nostra nazione è da sempre una grande produttrice di funghi ma quest'estate torrida ha messo tutti in allarme. Per ora le cose vanno meglio del previsto. In ben 9 regioni il raccolto è superiore rispetto allo scorso anno: Campania, Calabria e Veneto capofila di questa rinascita settembrina.
Un'estate all'insegna del grande caldo con una coda estremamente piovosa. Il maltempo fa tanti danni, ma porta con sé anche dei bellissimi doni: i funghi. Finferli, trombette chiodini, porcini, i boschi hanno giovato delle piogge degli ultimi giorni e stanno proliferando un po' tutte le specie facendo la gioia degli appassionati. Secondo Coldiretti c'è un aumento della quantità di funghi che arriva al 50% rispetto allo scorso anno. Un dato molto positivo che nasconde dei risvolti tristi, dovuti alla gente cattiva.
La nostra nazione è sempre stata piena di funghi di grande qualità. Gli ultimi torridi mesi hanno preoccupato gli appassionati, ma il maltempo di questi giorni ha migliorato la situazione dopo mesi di siccità.
Stiamo assistendo a grandi risultati in Campania, forte delle zone del Matese e del Cilento, che si gode una stagione dei funghi fantastica e supera lo sbarramento del +50%; discorso simile anche per la Sila, in Calabria, che rispetto allo scorso anno migliora del 30%. Percentuale simile anche in Veneto visti i rovesci sulle Dolomiti: queste le tre regioni che più hanno beneficiato di questo fine mese così inusuale. In Lombardia, invece, situazione inconsueta in negativo: la regione è da sempre florida, ma la stagione dei funghi è appena partitaa causa della siccità (20 giorni di ritardo rispetto al solito). Ancora al palo la Toscana, le Marche, l'Umbria, il Piemonte, la Liguria e l'Emilia-Romagna, tutte regioni colpite duramente da giugno a metà agosto dal caldo torrido.
Le varietà italiane più note sono porcini, chiodini e finferli, tre tipologie davvero rigogliose che però richiedono delle condizioni ottimali e molto particolari per una buona riuscita del raccolto. Tutte e tre le varietà hanno bisogno di terreni umidi e una buona dose di sole ma con temperature relativamente basse (tra i 18 e i 20 gradi). Queste condizioni sarebbero la norma nel nostro Paese in questo periodo dell'anno, ma i cambiamenti climatici e, soprattutto, i piromani che ogni anno incendiano centinaia di ettari di bosco, sta rendendo sempre più difficoltosa la nascita di questi "parassiti". In linea teorica l'Italia potrebbe contare su circa 12 milioni di ettari di bosco in cui potrebbero proliferare i funghi, il 40% della superficie dello Stivale, ma l'incuria, l'abbandono e gli incendi hanno distrutto tantissimi territori rendendo difficoltosa, se non impossibile, la raccolta dei funghi.
Se stai pensando di andare a raccogliere i funghi devi ricordare che, come per tutte le attività nel bosco, anche in questo caso è necessario evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole per riconoscere i funghi velenosi che potrebbero essere pericolosi. Una volta presi, lavali sempre bene e poi prova una delle nostre gustosissime ricette. Con l'arrivo dell'autunno i funghi diventano alleati fondamentali per la nostra salute e si possono cucinare davvero in tantissimi modi: antipasti, primi, secondi e contorni, con i funghi si può fare davvero di tutto.